Non ci sono vere ragioni politiche alla crisi di governo in atto. Il fatto è che non c’è nulla di politico, da anni, nel panorama italiano, ma solo un simulacro, una farsa.

Non ci sono vere ragioni politiche alla crisi di governo in atto. Il fatto è che non c’è nulla di politico, da anni, nel panorama italiano, ma solo un simulacro, una farsa.
Roberta Lombardi cerca di riscrivere la storia del M5S. D’altronde si sa, la Storia viene scritta dai vincitori, e i populisti sono al governo e devono presentarsi con una faccia rispettabile.
Arrivano i vaccini, ma perché siano efficaci occorre che una larga maggioranza della popolazione se li inietti. E il dubbio che non sarà così è molto forte. Che fare?
Mi arrendo. Di fronte al dilagare dell’impolitica e dell’insipienza delle classi dirigenti, a cosa serve, ancora, cercare di imbastire un discorso politico?
La vicenda calabrese è particolarmente eclatante, ma questa politica fatta a naso, misurata a spanne, basata su un tiro di dadi, è diventata la regola. E noi, temo, ci siamo assuefatti.
Napoli e la Campania sono un’anomalia, o riflettono una realtà nazionale?
I populisti non vogliono la valutazione delle politiche pubbliche. I razionalisti sì. Un sommario delle ragioni.
In Italia serve una forte destra liberale, europeista, antipopulista. E se è per questo servirebbe anche una vera forza socialdemocratica…
Il programma di Di Battista è una fiera delle assurdità. Ma deve fare riflettere sui meccanismi di manipolazione delle masse.
La fine del M5S dovrebbe essere la fine della politica approssimata, fatta a spanne senza competenze. “Dovrebbe”, perché non c’è nessuno a imparare questa lezione…
Esiste un canale YouTube che mostra (involontariamente) il nesso che lega vittimismo a complottismo populista.
Zingaretti e il PD. Di riformismo, di centro-sinistra, di liberalsocialismo, non c’è rimasto più nulla. Il nuovo partito populista di massa è nato lasciandosi alle spalle una voragine.
Il randello della falsa democrazia brandito dai negazionisti, oggi a Roma. E alla guida, un manipolo di cinici.
E’ tutto così assurdo. Si va di corsa verso la vittoria dei Sì, verso la perdita del governo di altre regioni, verso l’assenza di riforme, senza un’idea… Ma dove stiamo andando?
All’improvviso si è acceso il dibattito sul taglio dei parlamentari. Peccato che – oltre che inutile – sia sostanzialmente finto.