Da quando ho memoria, va sempre tutto a rotoli. Eppure siamo ancora vivi

1. Boccia critica l’immobilismo di Fitto in materia di PNRR, anche perché l’Europa mostra segni di irrequietudine verso l’inanità italiana. Boccia, che è del PD, accende tutte le mattine un cero alla Madonna per non essere più al governo, e non essere, semmai, lui a dover gestire il PNRR con Fitto che lo critica. La montagna di soldi arrivati non si potevano spendere; chi lavora su questi temi (i Fondi strutturali, le programmazioni regionali…) ha sempre saputo che non li avremmo saputi spendere, visto che, regola storica, in Italia non abbiamo mai saputo spendere i fondi strutturali ordinari, figuriamoci quelli straordinari, aggiuntivi (l’abbiamo scritto quasi tre anni fa, e se lo sapevamo noi lo sapevano anche i ministri, politici, amministratori, segretarie di amministratori, ragionieri di condomini e persone di buon senso assortite). 

2. Lucia Annunziata se ne va dal CdA RAI per ovvia incompatibilità, e Fiorello la critica: “Se non condividi niente, dovevi rimanere”. È l’opposto. A me Fiorello piace; come showman. Uno che ha sempre fatto lo showman, che non ha mai gestito il potere, neppure amministrando un condominio. Non sa, quindi, che gestire il potere significa fare continui compromessi, una estenuante contabilità fra rischi e benefici, fra piccole questioni che non si condividono, ma bisogna accettare, e grandi questioni non negoziabili. Restare dentro (in senso lato; in questo caso dentro il CdA RAI), significa sempre, necessariamente, mediare, ricucire, destreggiarsi, accettare il male minore. Se Annunziata, con questi scappati di casa al governo, ha deciso di lasciare, è evidente che il calcolo costi-benefici (costi e benefici politici, etici, professionali) non era più favorevole. Almeno secondo lei, e tanto basta (un amaro commento da chi conosce bene Annunziata, Alessandro De Angelis, QUI). 

3. Conte è di destra, il M5S un movimento populista di destra. Lo scriviamo sin da quando Hic Rhodus è nato, e dal Movimento si udivano i primi “vaffa”. Una prova ulteriore sul piano dell’azione (che su quello delle idee facciamo fatica a trovar tracce utili) l’abbiamo con l’alleanza di fatto fra Conte e Meloni per la gestione del potere in RAI. Tutto a Meloni, qualche briciola a Conte, niente a tutti gli altri (QUI un commento). L’incredibile inganno che fu prima di Grillo, poi adesso di Conte, non sarebbe stato possibile senza la colossale stupidità del PD, che per tutta la scorsa legislatura ha corteggiato i grillini e che, in alcune frange, ci prova ancora.

4. Schlein. Avrei voluto scrivere qualcosa sulla segretaria PD, ma mi è venuto un dubbio. Elly Schlein, esiste davvero?

E per oggi, dalla tolda del Titanic, è tutto.