Chiudere ristoranti e teatri crea danni a catena, e servirà pochissimo per il contenimento del Covid. Ma vaglielo a spiegare, a quelli del governo…
Chiudere ristoranti e teatri crea danni a catena, e servirà pochissimo per il contenimento del Covid. Ma vaglielo a spiegare, a quelli del governo…
Una visita a Roma, fra termoscanner e mascherine. Che non bastano a contenere l’epidemia.
Ecco perché non sono favorevole a un lockdown generalizzato.
Un governo di inetti cerca di governare (si fa per dire) un paese di furbetti. Ne usciremo?
I negazionisti sono i peggio. Ma anche certa saccenteria “intelligente”, di sinistra, o super liberale, pseudo informata e male consigliata, ecco, si potrebbe evitare.
La violenta ripresa dei contagi da Covid-19 non può essere considerata una sorpresa, e deve essere contrastata bloccando in particolare la principale causa di diffusione: la scuola.
Alla Camera si parla di Covid e di misure per contenerlo, ma manca il numero legale per approvare una risoluzione di maggioranza su questo tema. La destra esulta platealmente. Perché? Perché fare “la minoranza”, da troppi anni, non significa proporre alternative e vigilare sul potere della maggioranza, ma dire “No” a tutto, sparare nel mucchio, mettersi sempre di traverso, infischiarsene altamente del merito, dei cittadini, del Paese, ma portare a casa il derby, come in Roma-Lazio. Ma solo lì, in quel momento, per quella vicenda, che non si guadagnano punti in campionato o posti venduti ai tifosi in tribuna ma, al massimo, un titolo sui giornalacci. Uno dei motivi per cui il Paese è allo sbando è che la Democrazia, da noi, è rimasta ai Guelfi e Ghibellini.
Zingaretti tira un sospiro di sollievo, i 5 Stelle esultano per il referendum, la spallata non c’è stata e il governo durerà. Guardiamo però oltre la nebbia…
Zingaretti e il PD. Di riformismo, di centro-sinistra, di liberalsocialismo, non c’è rimasto più nulla. Il nuovo partito populista di massa è nato lasciandosi alle spalle una voragine.
Cos’è la responsabilità? Proviamo a riassumere alcuni punti essenziali.
Il nostro paese riunisce caratteristiche della vecchiaia e dell’infanzia, in un mix devastante.
Il capo dell’opposizione, Nicola Zingaretti, dice finalmente a chiare lettere che in questo governo non funziona niente, ma proprio niente. Bene! Era ora. E adesso?
Di Battista apre una stagione di finti dibattiti politici per contendersi le spoglie del M5S. Così ci scorderemo riforme, rilancio del Paese, uscita dalla crisi.
Non c’è categoria che non lamenti di essere stata dimenticata dal governo. Per forza: questo accade perché mancano politiche strategiche e strutturali.
Pare si vada strutturando, con reciproca soddisfazione, l’alleanza PD-M5S. Quindi: siamo fritti!