Cerco disperatamente notizie politiche. E invece trovo solo rappresentazioni meschine di personaggi problematici.
Cerco disperatamente notizie politiche. E invece trovo solo rappresentazioni meschine di personaggi problematici.
Il cardinal Ruini ribadisce che gli omosessuali sono accolti dalla Chiesa perché si redimano, e l’omosessualità resta un peccato al cospetto di Dio. Idee insostenibili se non dentro una logica di chiusura e rifiuto.
La Spagna legalizza l’eutanasia. In Italia quando?
La gente non può andare in chiesa e la CEI protesta. Ma lo fa in un modo curioso, affermando qualcosa che, forse, non doveva affermare…
Perché gli integralisti cattolici non ci lasciano in pace, non ci lasciano vivere come preferiamo? Forse la risposta è nella loro angoscia esistenziale.
È nato un nuovo non partito: sovranista, populista, non di destra né di sinistra. Si chiama “La mossa del cavallo” e lo guida un uomo completamente nuovo alla ribalta politica: Antonio Ingroia…
Déjà vu.
Il Papa ribadisce il pericolo della “teoria gender” che distrugge la famiglia. Una posizione indifendibile e rozza che non aiuta il dialogo fra la Chiesa e l’evoluzione sociale contemporanea.
Ogni volta che cerco di approfondire concetti religiosi, cercando lumi ovviamente in accreditati siti cattolici, ne esco più confuso di prima; era già successo indagando il significato di ‘preghiera’ e ora sono d’accapo con ‘santità’.
Il Freedom of Thought Report è il rapporto annuale sulla discriminazione contro gli umanisti, atei e non religiosi redatto da IHEU – International Humanistic and Ethical Union.
Con ‘secolarizzazione’ i sociologi intendono l’abbandono progressivo delle pratiche religiose a favore di concezioni, valori e stili di vita laici o, quanto meno, non condizionati da dogmi; ciò implica una minore partecipazione alle funzioni religiose e una esplicita dichiarazione di estraneità, o quanto meno di non appartenenza, alla comunità dei fedeli oppure ad alcuni suoi momenti, riti, forme espressive.
Un succedaneo delle Sentinelle in piedi, che non fanno più notizia. Adesso propongono un’ora di veglia di preghiera contro l’approvazione del DDL Cirinnà sulle unioni civili, in discussione dal 26 al 30 di Gennaio. E allora, fino al 30 di Gennaio, vai di preghiere. Tutte le informazioni sul sito Un’ora di guardia. Il proclama parla chiaro:
Se tanti piccoli (e crescenti) indizi cominciano ad essere una prova, allora stiamo assistendo a un giro di boa epocale nella Chiesa cattolica. Un giro di boa che impiegherà tempo per essere ultimato, che non sarà privo di contraddizioni e colpi di coda, che probabilmente vedrà il permanere di residui del vecchio assieme a forme – che si intravvedono – del nuovo.
Prima che lo notiate voi lo segnalo io: nel titolo non c’è la parola ‘teologia’, e neppure ‘catechesi’ o altre più specifiche dell’essere cristiani e diffondere la parola di Dio o di Gesù. Perché io non sono un teologo e non sono in grado – e neppure interessato – a discutere se sia questo Papa teologicamente più o meno “bravo” (in relazione a cosa?), più o meno “fedele” ai testi sacri e questioni di questo genere. Comprendendo benissimo che questa è invece proprio una discussione centrale per i credenti, non intendo sminuirla né sottovalutarne le conseguenze sociologiche, se capite cosa intendo. Semplicemente qui non ne parlo perché ho un rovello assolutamente laico, che intendo affrontare sotto un profilo strettamente laico; e il rovello è il seguente: al netto della qualità teologica, questo Papa è davvero rivoluzionario, nuovo, affascinante?
Il cosiddetto divorzio breve (ma non brevissimo) è legge e va segnalata la grande convergenza politica su un testo che poteva essere migliore ma che deve essere computato come una vittoria democratica e liberale. “Democratica e liberale”, e quindi non della destra estrema (Meloni) e non della Chiesa cattolica. Onestamente io sono lieto della legge e potrei infischiarmene della Meloni e dei cattolici più oltranzisti, ma a partire da quello che loro sostengono, nella loro contrarietà, si può fare un esercizio interessante di carattere antropologico.