I numeri sono sempre veri? No. Ma anche se lo fossero, i numeri devono essere interpretati, e qui si commettono gravi errori.

I numeri sono sempre veri? No. Ma anche se lo fossero, i numeri devono essere interpretati, e qui si commettono gravi errori.
Il tennista Djokovic, novello Marchese del Grillo no vax, pretendeva di giocare al torneo australiano con una “esenzione”. Non gli è andata bene.
Di nuovo Cacciari il dubbioso, contro il pensiero unico sui vaccini. Belli i dubbi, se sono appropriati…
E’ ormai chiaro che si sta formando un gruppo numeroso di cittadini contrari alla vaccinazione. Il dialogo con loro deve prendere atto che gli opposti argomenti viaggiano su dimensioni differenti che rischiano di non incontrarsi mai.
E’ inutile girare attorno a dati che – a seconda di come vengono presentati – enfatizzano o diminuiscono le nostre opinioni sui vaccini e il loro eventuale obbligo. La partita vera è quella che giochiamo sul piano delle idee e di come ci rappresentiamo il rapporto fra individui e società.
Il dibattito fra misure per contenere la pandemia e le libertà personali, che tali misure violerebbero, non tiene conto di due fattori: il concetto di libertà (che non è quello che si crede) e la necessità della decisione pubblica.
Le vaccinazioni vanno spedite ma in termini assoluti siamo ancora indietro. Intanto abbiamo iniziato ad ammassarci come sardine e i nuovi casi sono destinati a salire. Non è che stiamo sbagliando qualcosa?
Malgrado le difficoltà, il generale Figliuolo è arrivato alle 500.000 vaccinazioni quotidiane promesse. Alla faccia di chi vomita fiele per mestiere.
Le fibrillazioni nel governo sono espressione dell’estrema povertà nella cultura politica attuale.
E’ lecito, in una democrazia occidentale, imporre l’obbligo vaccinale? Una risposta che riguarda l’etica del potere.
Dopo un anno di “esperienza” continuiamo a registrare un’alta diffusione del virus. Perché? Forse sbagliamo qualcosa?
Il balletto delle regioni colorate (prima gialle, poi arancione, anzi no, arancione “rafforzato”)… è una follia che contribuisce al permanere del virus.
Draghi è l’uomo giusto al posto giusto nel momento sbagliato?
Arriva Draghi. Non vi piace? Lo capisco, ma forse potevate pensarci prima…
Arrivano i vaccini, ma perché siano efficaci occorre che una larga maggioranza della popolazione se li inietti. E il dubbio che non sarà così è molto forte. Che fare?