Quale antifascismo nel Terzo Millennio? Non quello astorico dell’Anpi, non quello commemorativo di una storia diversa da quella che ci piace raccontare. Ma un antifascismo contro il populismo e il pensiero omologato.
Quale antifascismo nel Terzo Millennio? Non quello astorico dell’Anpi, non quello commemorativo di una storia diversa da quella che ci piace raccontare. Ma un antifascismo contro il populismo e il pensiero omologato.
Continua a bazzicare l’idea forte del fascismo come reato, giammai come opinione. Segno dei tempi tristi e pericolosi in cui viviamo. Ne approfitto per un ragionamento…
La posta in gioco è ben più alta del solo governo regionale.
Lo ammetto: io vivo nella convinzione (e nell’angoscia) che l’Italia si appresti a conoscere – ovviamente mutatis mutandis perché un secolo non è trascorso del tutto invano - l’esperienza della Repubblica di Weimar (Giuliano Cazzola sull'HuffPost del 7 dic 2019).
Il Male avanza nelle parole quotidiane, pronunciate ad arte da chi, da quel Male, cerca di trarre vantaggio…
Occorre fare i conti con la crescente marea nera dell’intolleranza, del razzismo, sovranismo, fascismo. Che fare?
Nazifascismo e comunismo. Uno sguardo non emotivo a due orrori del Novecento.
Come mai io (e pochi altri) temo questo governo e la grande maggioranza no? Cosa vedo – o credo di vedere – io, che voi non vedete?
Gli zombi pentastellati, gente politicamente morta anche se continua a camminare, hanno votato l’ennesima boiata salviniana: inutile agli effetti dell’ordine pubblico, perniciosa nei risultati, odiosa come ispirazione. Si avvicina così sempre più il momento in cui Salvini, che già fa tutto quello che gli pare, deciderà di staccare la spina e togliersi dai piedi il fastidio di quei piagnoni piantagrane incompetenti. Se non ci saranno colpi di scena vomitevoli (come un mega governo anti-leghista con gli zombi pentastellati assieme a quelli del PD) si andrà alle elezioni, Salvini con Meloni vinceranno a mani basse e faranno un governo senza alibi. Le anime belle non avranno la scusa dei 5 stelle “che hanno punti del programma come i nostri”, “che hanno elettori di sinistra” e altri pensieri sconnessi (si sa, gli zombi hanno il cervello marcio e non ragionano bene). Evviva il prossimo governo chiaramente, platealmente, organicamente, inequivocabilmente di destra (come adesso, ma c’è chi non capisce) che imporrà perfino a Zagrebelsky di prendere una posizione. E ho detto tutto.
Oggi lo possiamo dire: il M5S è ufficialmente morto. Ora possiamo vedere con più chiarezza gli stretti margini di movimento politico che rimangono.
Il corpo calloso della manipolazione dell’informazione e delle coscienze impedisce ai più di comprendere le minacce alla democrazia di questo governo.
L’Europa ha tenuto contro l’attacco sovranista, ma in Italia la situazione è drammatica.
Fascismo. Una classificazione per fare chiarezza sulle attuali condizioni politiche e morali, culturali sociali dell’Italia.
La sinistra divisa sull’ennesima quisquilia: al Salone del libro c’è un editore fascista. E’ giusto oppure no? Anche la redazione di HR è divisa, e qui ne rende conto…
L’antifascismo del terzo millennio si combatte soprattutto sul terreno del linguaggio, contro il pensiero omologato.