Certi episodi recenti non possono essere derubricati a personali passi falsi di questo o di quello: le forme e le parole del fascismo sono inscindibilmente fascismo.

Certi episodi recenti non possono essere derubricati a personali passi falsi di questo o di quello: le forme e le parole del fascismo sono inscindibilmente fascismo.
Le stupidaggini si fanno per caso? Nell’epoca dell’esibizionismo più volgare, mi vorreste dire che tutto questo chiasso è capitato senza volere?
La tendenza degli intellettuali ad abbracciare ideologie massimaliste ha finito per relegarli in un ruolo di insignificanza.
Il pericolo rappresentato dalla destra italiana, ispirata a Trump e discepola di Bannon, è da prendere estremamente sul serio.
C’è un dibattito, marginale, sul concetto di ‘fascismo’, che vale la pena chiarire; anche perché coinvolge un altro concetto, ‘populismo’, che si è messo di traverso nella campagna elettorale.
Ormai è piuttosto chiaro, in tutta Europa, il connubio fra estrema destra e no vax. Ma sarebbe sbagliato pensare a una identità fra questi due gruppi. C’è invece una stratificazione culturale, etica, valoriale che porta a coincidenze e alleanze.
Cosa unisce i fascisti, i complottisti, i no vax… tanto da portare in piazza mamme, impiegati e ristoratori, assieme alla peggior feccia eversiva? Alla ricerca di un concetto.
Avete osservato la relazione di complottismo anti Covid e pensiero di destra o, per dire meglio, fascista? Un’analisi.
Da quello che leggo – e non posso sapere di più – L’Oreal annuncia che non si può dire più crema “sbiancante” nel quadro delle iniziative mondiali contro il razzismo sull’onda del movimento Black Lives Matter. “Il gruppo ha deciso di ritirare le parole bianco/sbiancante (white/whitening), chiaro (fair/fairness, light/lightening) da tutti i prodotti destinati a uniformare la pelle”. Imporre una neolingua per (presunti) buoni motivi morali, o imporla per oscure macchinazioni diaboliche, non farà, alla fine, nessuna differenza.
Finalmente sequestrato lo stabile occupato dai fascisti di CasaPound. Ed è bastato – incredibile! – applicare le leggi dello Stato.
Quale antifascismo nel Terzo Millennio? Non quello astorico dell’Anpi, non quello commemorativo di una storia diversa da quella che ci piace raccontare. Ma un antifascismo contro il populismo e il pensiero omologato.
Continua a bazzicare l’idea forte del fascismo come reato, giammai come opinione. Segno dei tempi tristi e pericolosi in cui viviamo. Ne approfitto per un ragionamento…
La posta in gioco è ben più alta del solo governo regionale.
Lo ammetto: io vivo nella convinzione (e nell’angoscia) che l’Italia si appresti a conoscere – ovviamente mutatis mutandis perché un secolo non è trascorso del tutto invano - l’esperienza della Repubblica di Weimar (Giuliano Cazzola sull'HuffPost del 7 dic 2019).
Il Male avanza nelle parole quotidiane, pronunciate ad arte da chi, da quel Male, cerca di trarre vantaggio…