Il Male avanza nelle parole quotidiane, pronunciate ad arte da chi, da quel Male, cerca di trarre vantaggio…

Il Male avanza nelle parole quotidiane, pronunciate ad arte da chi, da quel Male, cerca di trarre vantaggio…
Avere vinto in Umbria ha avuto un effetto “onda” che continua a far salire i consensi a Salvini. Perché agli italiani non frega niente di politica ma piace chi vince.
La democrazia all’epoca dei social non assomiglia più a quella del Novecento, ponendo domande inedite e preoccupazioni serie.
Oggi è leader chi straparla. Purché non si metta a fare qualcosa, perché in quel caso è perduto.
Come mai io (e pochi altri) temo questo governo e la grande maggioranza no? Cosa vedo – o credo di vedere – io, che voi non vedete?
Sommario di questo post: mamma mia che pastrocchio!
Sta per nascere il governo dem-dem fra 5 Stelle (che viene così resuscitato) e PD (che viene così suicidato)
La crisi, finalmente. E adesso?
Penso che sia intelligente. Di un’intelligenza rozza, volgare, violenta, a tratti ridicola, ma intelligente. D’altronde anche LVI era teatrale, con pose grottesche, molto “fisico”, ma mica stupido. Io spendo da mesi (anni?) il mio tempo, la mia fatica, per contrastare una malefica intelligenza che fa il male dell’Italia, assolutista, suprematista, razzista… Ed ecco la mossa da tempo attesa da tutti: TAC! Apre la crisi, certo, si vuole sbarazzare degli alleati dopo aver succhiato loro tutto l’elettorato possibile. Sapevamo che l’avrebbe fatto. Ma – diavolo! – sbaglia tutto, ma proprio tutto, in un delirio superumano di imbarazzante stupidità. Confuso, pasticcione, appannato, evidentemente pentito… Non è intelligente, è un cretinetti qualunque. E allora ho paura. Per la prima volta ho una dannata paura. L’Italia non è in mano a un malefico guastatore intelligente che sa cosa fa, ma a un cretinetti borioso e malmostoso che non ha la più pallida idea di cosa fare. Siamo perduti.
Eccoci al dibattito agostano fra chi vuole mandare Salvini al voto e chi venderebbe l’anima al diavolo per impedirglielo.
E’ crisi, è crisi! E’ crisi per tutti tranne che per Salvini, e gli scenari variano da brutti a tremendi…
E’ un governo carnale, questo di Salvini, che ci viene somministrato quotidianamente con abbondanza di immagini. Tette (delle cubiste), panza (sua) esibita con amichevole naturalezza, linguaccia (sempre sua) nei selfi degli entusiasti villeggianti abbracciati a lui, epidermide su epidermide, sudore mischiato a sudore, effluvi corporali con spruzzate di gin e di crema solare 50 (l’ha raccomandata il Capitano in persona in un twit!), piedi, peli, forse anche la tradizionale pisciatina in acqua. Questo è veramente, totalmente, corporalmente, scatologicamente il ministro del popolo, il leader (si pronuncia all’emiliana) del popolo, il primo, il vero, l’unico. Mai nessuno fu come lui, mai nessuno lo sarà più. Durerà a lungo.
Oggi lo possiamo dire: il M5S è ufficialmente morto. Ora possiamo vedere con più chiarezza gli stretti margini di movimento politico che rimangono.
Il corpo calloso della manipolazione dell’informazione e delle coscienze impedisce ai più di comprendere le minacce alla democrazia di questo governo.
In punto di diritto ha ragione Carola, l’ormai mitica comandante della SeaWatch che cerca di sbarcare i suoi migranti, e torto marcio l’Italia del Truce (un breve compendio giuridico sul caso lo trovate QUI). In punto di diritto. Ma dovrebbe essere chiaro a tutti che questo non è affatto il punto specifico della questione, che invece è totalmente, assolutamente, direi “semplicemente” politico, nel suo vile significato contemporaneo di propagandistico, elettoralistico, e poco più (così è oggi la politica). Carola fa infiammare i cuori dei buonisti di sinistra, mentre il Truce fa ribollire le pance dei cattivisti che lo acclamano (lo spiega benissimo Roberto Arditti QUI). Punto. Questo ha effetti negativi micidiali, poco considerati dai più: 1) la Sea Watch è parte del problema dei migranti ma non è il problema dei migranti, che così resta vago, lontano, irresoluto; 2) stiamo polarizzando il dibattito verso punti di non ritorno basati sulla fuffa, sull’ideologia, sull’appartenenza: che bello acclamare “la Capitana” se si è di sinistra; e poi? Che bello sbeffeggiare Carola se si è di destra; e poi? 3) tutto questo, comunque, ha riflessi generali, per esempio sul nostro (irrilevante) ruolo europeo, dove ci vedono battere i pugni per questioni meschine, e mancare ai tavoli dove l’eventuale soluzione al problema è all’ordine del giorno.