L’ignoranza non è un diritto! Le opinioni non sono competenze e ciò in cui voi credete non può essere accettato, se confligge con la realtà dei fatti, e imposto alla collettività.
L’ignoranza non è un diritto! Le opinioni non sono competenze e ciò in cui voi credete non può essere accettato, se confligge con la realtà dei fatti, e imposto alla collettività.
Il 21 giugno scorso, la Corte di Giustizia europea ha emesso una sentenza relativamente a un interpello della Corte di Cassazione francese che deve esaminare un ricorso presentato dai familiari di un cittadino francese (indicato […]

Nella storia del progredire culturale e scientifico occidentale un giro di boa fondamentale l’ha fatto Cartesio (René Descartes) che ha posto i fondamenti di una scienza moderna e rigorosa.
Durante la riunione della Commissione Grandi Rischi del 31 marzo 2009, una settimana prima del terremoto del 6 aprile 2009, tra l’altro dichiarai che:
I periodi di ritorno dei forti terremoti sono dell’ordine di due o tremila anni.
Su questa affermazione il PM ironizzò con asprezza durante la sua requisitoria nel processo di primo grado.
Tuttavia è un’affermazione scientificamente e indiscutibilmente corretta. Si riferisce a terremoti di magnitudo 7, come quello disastroso del 1703.
Anche negli ultimi tempi, abbiamo insistito sulla necessità di un sostanzioso taglio alla spesa pubblica, dove si annidano sacche di sperpero incontrollato, come recentemente è tornato a sottolineare il commissario alla spending review Carlo Cottarelli.
Oggi, per contrappasso, vogliamo parlare di un settore in cui i tagli alla spesa ci sono stati eccome, e che pure riesce ancora, di quando in quando, a produrre casi di eccellenza con i fichi secchi, o più esattamente… con un cappuccino con cornetto.

In questo periodo non siamo certo sommersi da ragioni per essere ottimisti, e Hic Rhodus riflette a suo modo questa situazione. Tuttavia, questa volta voglio sganciarmi dalla rappresentazione della realtà che ci circonda e lasciarmi trascinare in uno scenario futuribile, quello descritto nello studio The World in 2025, pubblicato dallo ScienceWatch dalla Thomson Reuters, una grande multinazionale che, tra le altre cose, è uno dei leader nell’analisi finanziaria e nella tutela di brevetti e proprietà intellettuale. È proprio basandosi sull’analisi proiettiva dei dati relativi a brevetti e pubblicazioni scientifiche che lo ScienceWatch ha tentato di individuare le dieci grandi innovazioni che la scienza ci offrirà entro il 2025.
stavamo giusto sforzandoci di definire il concetto di verità e facevamo pure dei progressi
Günter Grass, Il tamburo di latta
Il terzo articolo del trittico, dopo quelli sulla Verità e il Bene riguarda, come già annunciato, il |Giusto|. E già dal titolo avrete capito che non intendo certo “Il Giusto” in un suo possibile significato assoluto (come “la Giustizia Divina”) ma in uno, assai più modesto, che per sua natura impone immediatamente la domanda “giusto per chi?”, “giusto in che senso?”, “giusto in quali circostanze?”. Insomma, un “giusto relativo”, o se preferite ciò che è adeguato, opportuno, necessario alla luce delle conoscenze e possibilità… Se, come spero, avete letto i testi precedenti, avrete capito che tutta la discussione da me posta ha a che fare con due concetti semplici da enunciare ma complessi da comprendere appieno nelle loro devastanti conseguenze pratiche: