C’ho un cugino su Feisbuk che m’ha detto che il figlio della sua vicina ha letto su Internet che ci tocca di morire! Pentitevi!
– Tutti i post epidemiologici, sulla salute etc. (include p.es. il caso Stamina);
– Sicurezza e percezione della sicurezza sociale;
– Welfare, equità sociale.
C’ho un cugino su Feisbuk che m’ha detto che il figlio della sua vicina ha letto su Internet che ci tocca di morire! Pentitevi!
Ed ecco il coronavirus cinese a popolare i nostri incubi di occidentali ansiosi e viziati. E come rispondiamo? Con lo sciocchezzaio della consueta omologazione 2.0.
“Suicidio” è un libro che affronta il tema della depressione e della prevenzione del rischio di suicidio. Parliamone con uno degli autori.
La Sanità pubblica è un sistema complesso, e ha problemi complessi. Non cercare soluzioni complesse significa fallire in partenza.
Il messaggio di Greta è assolutorio per gli occidentali ma non incide in nulla sul cambiamento dei comportamenti scorretti.
Ma se, fra cento anni, subornati da ambientalisti fanatici, da biologi opportunisti e geologi scadenti, da chimici impreparati e da complottisti scriteriati, avremo imparato a riciclare i rifiuti, avremo cancellato la plastica dagli oceani, avremo corsi d’acqua puliti e aria cittadina respirabile, limitate le emissioni di Co2, bonificate le aree a rischio ambientale, imposto trasporti puliti e agricoltura senza veleni, e poi venissero a dirci che le mezze stagioni non torneranno lo stesso perché è colpa di un normale ciclo geologico, se tutto questo accadesse, ci sentiremmo imbrogliati o felici di avere imparato a vivere in pace col nostro ambiente?
Perdonatemi se non mi accodo a qualcuno degli improcrastinabili dibattiti che intrattengono in questi giorni il popolo di Internet (ossia, in pratica, tutti noi), ma penso sia necessario dedicare un po’ d’attenzione, la mia e […]
Pubblichiamo un’intervista con il dott. Marcello Cimador sul delicato tema dell’intersessualità.
Tra le notizie di carattere medico che ogni tanto fanno capolino sui nostri quotidiani, non troverete temo facilmente citazioni dell’articolo The relationships between democratic experience, adult health, and cause-specific mortality in 170 countries between 1980 […]
le raccomandazioni sono di chiudere le finestre laddove si percepisce odore, ma soprattutto evitare attività all'aria aperta ed evitare di consumare prodotti colti nell'area circostante all'incendio.
ASL e ARPA Lazio diventano battutisti meglio di Crozza (cit. da HuffPost).
I roghi in Grecia e lo sfacelo dell’ambiente. Nessuno di noi può fare la differenza, eppure ciascuno di noi deve impegnarsi.
La vicenda di Alfie Evans, cui è stato staccato il supporto vitale per ordine del Tribunale, ci sembra prospettare il rischio di nuove autorità etiche che, seppur laiche, non vorremmo veder imporre uno “standard minimo di vita”.
Il dibattito politico si è impossessato del tema dei vaccini in maniera stereotipata, mentre all’estero la questione è trattata in maniera molto più concreta.
Quale futuro ci spetta? Rose e fiori grazie alla scienza o una catastrofe per nostra stessa colpa? E vedere i pericoli – come effettivamente li vediamo – basta per scongiurarli?
Il disastro di Rigopiano. Il terremoto di Ischia. L’alluvione di… La colpa di questi morti di chi è? Dello Stato, della Regione, del destino cinico e baro? O un pochino anche nostra?