Ho scritto un libro e ve ne parlo.

Ho scritto un libro e ve ne parlo.
Un articoletto da quattro soldi che sottilmente semina dubbi antiscientisti. Ma noi siamo di guardia e smascheriamo l’inganno.
Flavio Insinna fa una battuta contro la caccia e i cacciatori insorgono e minacciano di boicottare il suo programma. Fanno tenerezza, residui di un’epoca definitivamente tramontata.
Un guasto alla linea elettrica vi crea danni in casa? Avete stipulato un’estensione di garanzia e ora avete bisogno di attivarla? Auguri! Il meraviglioso mondo virtuale dei numeri verdi e dei moduli aziendali è lì apposta per confondervi.
Vanessa Incontrada posa nuda per mostrare che “curvy” è bello. Ma il problema è falso, i giornalisti che ne parlano mentono (e Vanessa Incontrada è una bella donna anche con due chili di troppo).
Volete stare a galla nel mondo dello spettacolo? Volete molti follower? Fate qualcosa di ignobile! Poi avrete tempo per scusarvi…
Sopraffatti dal coronavirus non pensiamo più ad altro: cosa succede in Libia? Si ricandiderà Trump? Ma, soprattutto: che fine ha fatto Greta Thunberg?
La democrazia all’epoca dei social non assomiglia più a quella del Novecento, ponendo domande inedite e preoccupazioni serie.
Le parole stanno perdendo significato, le parole diventano slogan, gli slogan ci stanno omologando.
La paura in un mondo a rotoli. L’incomunicabilità crescente. La propaganda. L’ultimo affondo della nostra utopiologa Amidani.
La crescita esponenziale delle bufale e dei falsi, anche giornalistici, pone una domanda drammatica sul futuro della comunicazione, politica e non solo.
Al momento la strategia comunicativi di Salvini risulta vincente. Ma in autunno, alle dichiarazioni pirotecniche, bisognerà pur sostituire delle scelte concrete…
Paura, disinformazione e ignoranza sono le artefici del successo del populismo. Nel vuoto di idee della sinistra che non ha un linguaggio per il terzo millennio.
Siamo sommersi dalle parole. Ma spesso sono parole d’odio alle quali dobbiamo opporre cortesia e bellezza.