Non mi do pace: possibile che siamo circondati da ignoranti opportunisti e avidi professionisti?

Non mi do pace: possibile che siamo circondati da ignoranti opportunisti e avidi professionisti?
Saviano a processo per diffamazione, avendo dato dei “bastardi” a Meloni e Salvini. Una riflessione sull’uso della parola da parte degli intellettuali, e di quello della sanzione da parte del potere.
Secondo Robert Nozick, l’avversione degli intellettuali “parolai” verso l’economia di mercato nasce dal traumatico passaggio dalla scuola al mondo esterno.
La tendenza degli intellettuali ad abbracciare ideologie massimaliste ha finito per relegarli in un ruolo di insignificanza.
C’è una distanza siderale fra quanto discettano e propongono alcuni intellettuali, sindacalisti, politici, e il mondo reale, che funziona in un modo sconosciuto a molti di coloro che straparlano.
Alcuni spunti sociologici per spiegare l’amore di certi intellettuali per le posizioni estreme.
Le menzogne svedesi e quelle cinesi. Due modelli di società e di governo, ma il medesimo modus operandi del potere: mentire.
Spogliarsi delle appartenenze, delle convinzioni profonde, dei luoghi cognitivi che danno identità… E’ l’unico modo per essere liberi.
Una modesta proposta per definire gli intellettuali, e coloro che proprio, assolutamente, non possono essere chiamati tali.
Come ai tempi del Covid, col suo codazzo di esperti, oggi subiamo lo straparlare sulla guerra di intellettuali che hanno dimenticato il loro ruolo sociale.
Presentazione sommaria di “Pensare la democrazia nel terzo millennio”, edito da Bonanno.
Il ruolo dell’intellettuale nella società contemporanea nella riflessione di Alfonso Berardinelli.
Di nuovo Cacciari il dubbioso, contro il pensiero unico sui vaccini. Belli i dubbi, se sono appropriati…
Cosa manca agli intellettuali per svolgere il loro ruolo sociale? Una riflessione.
Gli intellettuali, oggi, esistono? O abbiamo solo mezzi intellettuali?