Chi più chi meno, i partiti che stiamo per votare hanno mutato idee, visione, programmi nel corso degli anni. Facciamo un ripasso, per non finire col votare partiti che crediamo essere chi non sono.

Chi più chi meno, i partiti che stiamo per votare hanno mutato idee, visione, programmi nel corso degli anni. Facciamo un ripasso, per non finire col votare partiti che crediamo essere chi non sono.
Il declino di Salvini e Conte è emblematico di un modo spregiudicato, populista e casuale di intendere la politica. Purtroppo, all’orizzonte, non si vede molto altro.
Perché Renzi sostiene Draghi, e perché c’è poco da stare tranquilli.
Le procure si preparano, gli scienziati protestano, Conte sotto attacco e, per il resto, niente di nuovo: la solita mediocrità ovunque.
Con tutte le cautele del caso: i sondaggi testimoniano i tempi bui, buissimi, nei quali ci troviamo. All’orizzonte poche e tremule luci…
La sconfitta umbra evidenzia l’incapacità d’analisi della sinistra riformista e il fallimento della sua pentastellizzazione.
La crisi di governo, e la successiva costituzione del Conte-bis, ha spinto tutti i partiti a contraddire la propria narrazione, mentre solo Renzi è pienamente a suo agio. Chi ne uscirà vincitore?
E’ crisi, è crisi! E’ crisi per tutti tranne che per Salvini, e gli scenari variano da brutti a tremendi…
Il corpo calloso della manipolazione dell’informazione e delle coscienze impedisce ai più di comprendere le minacce alla democrazia di questo governo.
“I demoni di Salvini” è un libro-inchiesta che documenta la progressiva infiltrazione di ideologie e temi della destra “postnazista” nella Lega. Parliamone con l’autore.
C’è una reazione ai cosiddetti radical chic che pretendono di essere più intelligenti di leghisti e grillini. Mah… Io continuo a pretenderlo…
I risultati clamorosi della Lega a Riace e Lampedusa mettono definitivamente la parola “fine” alle magliette rosse, gli arancini, i #restiamoumani, il #noninmionome e altre bischerate retoriche e consolatorie che hanno finora impedito ai democratici di costruire un pensiero, un progetto, una reale e credibile alternativa. Se i riformisti, liberali, socialisti fino alla nuova Sinistra non capiranno, tutti, nessuno escluso, questa ovvietà, la destra ottusa e panciuta continuerà a decidere le politiche italiane.
L’Europa ha tenuto contro l’attacco sovranista, ma in Italia la situazione è drammatica.
Siamo schiacciati fra l’incudine del malaffare politico e il martello giustizialista populista. E non sembra esserci spazio per una politica buona.
Molte erano state le critiche che i governi della scorsa legislatura avevano meritato; eppure, questo governo riesce a peggiorare quanto di cattivo e a rinnegare quanto di buono era stato fatto.