La decisione di Calenda di presentare, costruttivamente, una proposta a Meloni, ha fatto insorgere la sinistra organica. Che ancora una volta si sbaglia.

La decisione di Calenda di presentare, costruttivamente, una proposta a Meloni, ha fatto insorgere la sinistra organica. Che ancora una volta si sbaglia.
Chi più chi meno, i partiti che stiamo per votare hanno mutato idee, visione, programmi nel corso degli anni. Facciamo un ripasso, per non finire col votare partiti che crediamo essere chi non sono.
Il programma di Bonelli e Fratoianni è esattamente come ce lo potevamo immaginare: un sacco di idealità, di slanci, di questioni anche giuste, ma appoggiate su basi ideologiche poco sostenibili.
Calenda si separa dalla coalizione di Letta, e noi di Hic Rhodus non facciamo in tempo a entusiasmarci per qualcosa che subito arriva una doccia fredda.
Molte critiche all’accordo Calenda-Letta provengono da liberali duri e puri che non vogliono mescolarsi coi “comunisti”, e da riformisti duri e puri che non voglio mescolarsi coi “liberisti”. Ma il problema è interamente loro e del loro pensiero corto.
E’ il popolo che è “bue” (specie se vince l’avversario politico) o sono i leader politici che non sanno comunicare?
Una sinistra con poche idee lancia vecchi e logori slogan, non vedendo chi sia il vero nemico.
I tempi sono cupi, ma non diamoci per vinti. C’è una grande occasione da cogliere per i democratici, riformisti, liberali ed europeisti. Coraggio!
Alcuni spunti sociologici per spiegare l’amore di certi intellettuali per le posizioni estreme.
Ma voi ce la fate ancora a leggere delle ultime posizioni di Berlusconi, delle riflessioni di Letta, dei tweet di Salvini? Io no. Scusate: io non ce la faccio più.
E’ bello essere di sinistra. E’ bello sentirsi giusti e buoni.
Qual è la posizione della sinistra sull’elezione del Presidente della Repubblica? O su qualunque altra cosa? Non sarà che sbagliamo noi, a chiamare “sinistra” forze politiche così variegate?
Quattro ragioni per le quali no, essere di sinistra non significa, automaticamente, essere intelligenti e bravi persone.
S continua a parlare di Fedez e della censura che avrebbe subito. E qual che resta della “sinistra” – in totale confusione e mancanza di idee – accodata in un dibattito finto. E’ il nuovo Truman Show?
Sono le etichette che ci fregano. Restarne impigliati significa, per esempio, non capire che il PD non è affatto un partito di sinistra.