Kevin Spacey, licenziato in tronco dal set di House of Cards, bandito da Hollywood per presunte molestie sessuali… È innocente! Adesso, chi paga i danni?
Tag: giustizia
Perché andrò a votare “Sì” ai cinque referendum sulla giustizia
Andare a votare “Sì” ai referendum di domenica prossima, senza illusioni, fosse anche con dubbi, anche semplicemente per affermare il diritto a non stare zitti di fronte allo scandalo della malagiustizia italiana.
Il moralismo, la guerra e la cronaca nera
In momenti critici come questo, il moralismo produce confusione e danni enormi.
Comma 22, ovvero: come non si possa più decidere su nulla, e si riducano gli spazi di libertà
L’opinione pubblica vorrebbe, il Parlamento non decide, la Consulta boccia. L’impossibilità della decisione in materia di diritti.
Come ti riformo la giustizia senza risolvere (quasi) nulla
Cartabia: La riforma cosmetica, ovvero come avere a disposizione finalmente le risorse per cambiare il sistema giudiziario e limitarsi a assumere personale a tempo determinato, intervenire (ancora) sulla prescrizione e rifare il make-up al codice di rito.
Prescrizione: la risposta al giustizialismo non può essere l’impunitismo
Si può affermare che la prescrizione pre-Bonafede era uno scandalo senza essere tacciati di grillismo?
Tre referendum per una riforma (impossibile?) della giustizia
I radicali promuovono tre importanti e necessari referendum per la riforma della giustizia. Salvini aderisce, e questo potrebbe essere fatale.
Pensare la Democrazia nel Terzo Millennio. 8 – Il potere giudiziario
Quale Democrazia, se il sistema giudiziario non funziona e le carceri sono inumane?
Gli assassini di Colleferro pongono domande
Quattro domande – abbastanza retoriche, sì… – sull’omicidio di Colleferro, e sulla mancanza di risposte educative, sociali, giudiziarie.
Cronache del virus # 6
Le procure si preparano, gli scienziati protestano, Conte sotto attacco e, per il resto, niente di nuovo: la solita mediocrità ovunque.
Violenza sulle donne, uomini schifosi e pene esemplari
Un post sgradevole, siete avvisati, in cui sostengo che per le violenze su donne e bambini io sarei a favore di pene estreme.
A un anno esatto dall’insediamento del nuovo governo gialloverde (1° giugno 2018), la giustizia italiana si ritrova stravolta. Le riforme volute dall’esecutivo e approvate in Parlamento da Movimento 5 stelle e Lega (carceri, anticorruzione, prescrizione, stop alla nuova disciplina delle intercettazioni, legittima difesa, decreto sicurezza, referendum propositivo in materia penale, voto di scambio) hanno cambiato i connotati del sistema giudiziario, nel segno delle manette e del populismo penale, e il peggio probabilmente deve ancora venire (la riforma del processo penale e civile). Il tutto accompagnato da una tambureggiante retorica giustizialista, diretta ad alimentare gli impulsi più manettari della opinione pubblica.
Ermes Antonucci, Un anno di forca, "il Foglio", 1 giu 2019
I corni di Corallo
Il discorso di Dario Corallo all’assemblea del PD, variamente commentato, nasconde in realtà l’incapacità di affrontare il problema centrale dell’equità distributiva senza legacci ideologici.
L’incertezza del diritto a 5 Stelle
Perché l’istituto della prescrizione è importante, e perché – di conseguenza – le proposte a 5 Stelle sono sciocche.