Kevin Spacey, licenziato in tronco dal set di House of Cards, bandito da Hollywood per presunte molestie sessuali… È innocente! Adesso, chi paga i danni?

Kevin Spacey, licenziato in tronco dal set di House of Cards, bandito da Hollywood per presunte molestie sessuali… È innocente! Adesso, chi paga i danni?
Andare a votare “Sì” ai referendum di domenica prossima, senza illusioni, fosse anche con dubbi, anche semplicemente per affermare il diritto a non stare zitti di fronte allo scandalo della malagiustizia italiana.
In momenti critici come questo, il moralismo produce confusione e danni enormi.
L’opinione pubblica vorrebbe, il Parlamento non decide, la Consulta boccia. L’impossibilità della decisione in materia di diritti.
Cartabia: La riforma cosmetica, ovvero come avere a disposizione finalmente le risorse per cambiare il sistema giudiziario e limitarsi a assumere personale a tempo determinato, intervenire (ancora) sulla prescrizione e rifare il make-up al codice di rito.
Si può affermare che la prescrizione pre-Bonafede era uno scandalo senza essere tacciati di grillismo?
I radicali promuovono tre importanti e necessari referendum per la riforma della giustizia. Salvini aderisce, e questo potrebbe essere fatale.
Quale Democrazia, se il sistema giudiziario non funziona e le carceri sono inumane?
Quattro domande – abbastanza retoriche, sì… – sull’omicidio di Colleferro, e sulla mancanza di risposte educative, sociali, giudiziarie.
Le procure si preparano, gli scienziati protestano, Conte sotto attacco e, per il resto, niente di nuovo: la solita mediocrità ovunque.
Un post sgradevole, siete avvisati, in cui sostengo che per le violenze su donne e bambini io sarei a favore di pene estreme.
A un anno esatto dall’insediamento del nuovo governo gialloverde (1° giugno 2018), la giustizia italiana si ritrova stravolta. Le riforme volute dall’esecutivo e approvate in Parlamento da Movimento 5 stelle e Lega (carceri, anticorruzione, prescrizione, stop alla nuova disciplina delle intercettazioni, legittima difesa, decreto sicurezza, referendum propositivo in materia penale, voto di scambio) hanno cambiato i connotati del sistema giudiziario, nel segno delle manette e del populismo penale, e il peggio probabilmente deve ancora venire (la riforma del processo penale e civile). Il tutto accompagnato da una tambureggiante retorica giustizialista, diretta ad alimentare gli impulsi più manettari della opinione pubblica.
Ermes Antonucci, Un anno di forca, "il Foglio", 1 giu 2019
Il discorso di Dario Corallo all’assemblea del PD, variamente commentato, nasconde in realtà l’incapacità di affrontare il problema centrale dell’equità distributiva senza legacci ideologici.
Perché l’istituto della prescrizione è importante, e perché – di conseguenza – le proposte a 5 Stelle sono sciocche.