Quattro domande – abbastanza retoriche, sì… – sull’omicidio di Colleferro, e sulla mancanza di risposte educative, sociali, giudiziarie.

Quattro domande – abbastanza retoriche, sì… – sull’omicidio di Colleferro, e sulla mancanza di risposte educative, sociali, giudiziarie.
Le procure si preparano, gli scienziati protestano, Conte sotto attacco e, per il resto, niente di nuovo: la solita mediocrità ovunque.
Un post sgradevole, siete avvisati, in cui sostengo che per le violenze su donne e bambini io sarei a favore di pene estreme.
A un anno esatto dall’insediamento del nuovo governo gialloverde (1° giugno 2018), la giustizia italiana si ritrova stravolta. Le riforme volute dall’esecutivo e approvate in Parlamento da Movimento 5 stelle e Lega (carceri, anticorruzione, prescrizione, stop alla nuova disciplina delle intercettazioni, legittima difesa, decreto sicurezza, referendum propositivo in materia penale, voto di scambio) hanno cambiato i connotati del sistema giudiziario, nel segno delle manette e del populismo penale, e il peggio probabilmente deve ancora venire (la riforma del processo penale e civile). Il tutto accompagnato da una tambureggiante retorica giustizialista, diretta ad alimentare gli impulsi più manettari della opinione pubblica.
Ermes Antonucci, Un anno di forca, "il Foglio", 1 giu 2019
Il discorso di Dario Corallo all’assemblea del PD, variamente commentato, nasconde in realtà l’incapacità di affrontare il problema centrale dell’equità distributiva senza legacci ideologici.
Perché l’istituto della prescrizione è importante, e perché – di conseguenza – le proposte a 5 Stelle sono sciocche.
Dall’ascolto casuale di un’omelia una bella riflessione su giustizia, merito e responsabilità.
La vicenda di Contrada, condannato da una sentenza dichiarata inammissibile dopo avere scontata la pena, mostra una volta ancora il lato peggiore di un populismo giudiziario sconcertante.
Il 21 giugno scorso, la Corte di Giustizia europea ha emesso una sentenza relativamente a un interpello della Corte di Cassazione francese che deve esaminare un ricorso presentato dai familiari di un cittadino francese (indicato […]
L’argomento della legittima difesa è antico ed è collegato a quello pure antico ma superato della legittima vendetta. Ha una definizione semplice: giustizia fai-da-te.
Anticamente la legittima vendetta aveva trovato una regolamentazione nella nota legge biblica del “Taglione”.
Non so se ho titolo, o se sono in grado, di attribuire agli argomenti di cronaca una scala di valori, ma certamente la questione del Dott. Scattone che sta in cattedra per insegnare in un liceo italiano non occupa i primi posti. Tuttavia è una vicenda di costume che può assumere una valenza superiore al proprio valore.
Gli uomini fanno il male come le api il miele (Golding)
Con un certa sofferenza personale devo esplicitare – prima di tutti a me stesso – questa consapevolezza che prende forma nella mia coscienza: l’impossibilità di perseguire una verità, se volete utilizzare subito categorie importanti, o anche solo l’impossibilità della linearità della condotta, quella della semplicità della conciliazione fra pensiero e azione. Noi – questo il succo della mia riflessione – non solo non pensiamo sempre le stesse cose, non professiamo sempre gli stessi valori, cambiandoli invece con impressionante velocità in base alle circostanze e convenienze ma, di più, riteniamo di difendere valori fondamentali che sono costantemente traditi dai nostri comportamenti.
Ricordate Nanni Moretti in Aprile, quando supplica D’Alema di dire qualcosa di sinistra? La scena, che ripropongo qui sotto, vede un Berlusconi arrembante nel 1996, a Porta a Porta, attaccare un silente D’Alema sul tema della giustizia. D’Alema non replica, Moretti si dispera (nella realtà storica la sinistra vinse con l’Ulivo di Prodi per lasciare l’Italia intera ad assistere con sgomento al suo suicidio). Dire qualcosa di sinistra; pensarla, argomentarla, sostenerla… siete sicuri di poterci riuscire? Io credo di no. E lo stesso vale anche per la destra, sia chiaro, ma per ragioni che ora sorvolo mi sembra più interessante, come esercizio, utilizzare la sinistra.