Torniamo sul tema di Internet e dei suoi eventuali controlli: sarebbe giusto porre dei limiti? E’ giusto controllare gli utenti per evitare abusi?

Torniamo sul tema di Internet e dei suoi eventuali controlli: sarebbe giusto porre dei limiti? E’ giusto controllare gli utenti per evitare abusi?
Lessico della Tetra Repubblica: Hater (odiatori nella rete): perché così tanti? Da cosa sono mossi? Cosa vogliono veramente?
Il bullismo dilaga. Ma non nelle scuole, nella società intera. E invece di comprendere, ci scagliamo contro Serra? C’è qualcosa che non va…
Siamo tutti egocentrici fruitori di Internet? Stregati dalla Rete che ci fa sentire importanti? O riusciamo a essere individui liberi e critici?
Qualcosa accomuna i simpatizzanti del PD e quelli del M5S che presidiano i social: l’arroganza, la violenza verbale, e una certa ottusità di fondo. Una piccola esperienza.
Non è Lotito a far gaffe. Non sono gli ultrà laziali a sbagliare. È il mondo che è banale, senza spessore, senza legami forti, sospeso fra un ‘900 che non c’è più e un mondo nuovo che si stenta a intravedere.
Come era da aspettarsi, i fatti di Barcellona connessi con il Referendum convocato dagli indipendentisti catalani hanno dato la stura a fantastilioni di terabyte di commenti da parte delle legioni di informati da tastiera. Una […]
Ormai il nostro uso di Internet non è più basato sulla libera esplorazione, ma sulla presenza in pochi “ambienti” chiusi e personalizzati sulle nostre caratteristiche e preferenze.
Il Web è il luogo ideale per diffondere menzogne. Ma abbiamo alcuni strumenti di contrasto.
Il peggio di quanto avviene attorno al terremoto: giornalisti biasimabili, diffusori di bufale, sciacalli e, sopra ogni cosa, la retorica degli italiani brava gente.
La morte di Emmanuel a Fermo ha scosso un po’ più del solito la coscienza di molti italiani ma non preoccupatevi, passerà presto. Siamo tutti razionalmente consapevoli che in una società sempre più aperta occorre imparare a convivere, ma grattando un pochino sotto la patina politicamente corretta della nostra rappresentazione ufficiale del mondo, beh, diciamolo… non siamo razzisti ma non vogliamo mica mescolarci troppo!
Se dico: “l’ultimo libro di Harper Lee è di molto inferiore al suo capolavoro Il buio oltre la siepe; manca di coerenza, sembra quasi la bozza di romanzo mai veramente completata”, se dico questo esprimo una mia opinione. Sono io che lo penso, alla luce di un discreto numero di fattori variabili (intelligenza, cultura, esperienze specie nel campo della lettura…) di cui il più rilevante è la competenza. Sono “competente”?
Una volta erano importanti. Se ne discuteva, erano l’oggetto delle litigate TV. Quella in bianco e nero. Poi siamo diventati moderni, ci diciamo che le ideologie e le vecchie appartenenze sono morte, ed è vero, ma ci si accapiglia fra sostenitori di leader (non più di partiti) per le dichiarazioni estemporanee che urlano nei talk show ma pochissimo per i programmi politici che i leader e i loro partiti propongono. ‘Programmi politici’, capite? Ve li ricordate?
La decisione di invitare il figlio di Riina a Porta a Porta ha suscitato un mare di polemiche. Sull’onda della generalizzata indignazione popolare (lo sport maggiormente praticato in Italia) la politica abbastanza unanimemente si è schierata contro il conduttore. Sui social e sui principali media è stato un linciaggio interrotto solo da pochi pareri contrari (alcuni li rammento nelle Risorse finali) ai quali voglio aggiungere il mio.