Pidioti e grullini: stessa fazza, stessa razza

I membri del Movimento 5 Stelle odiano quelli del PD. Raramente li leggo criticare Berlusconi, o Salvini (guai, si devono alleare) o Meloni (guai, troppe affinità ideologiche) mentre 99 volte su 100 se la prendono con Renzi (origine di ogni male cosmico), col PD (ovvio…) e coi membri, simpatizzanti o supposti tali di quel partito, che loro, icasticamente, chiamano pidioti. Non importa per quale partito tu parteggi, se fai una qualunque critica sei un pidiota per antonomasia; perché solo un loro oppositore del PD, e per ciò stesso idiota, avrebbe motivo di fare critica. Il PD causa di ogni nefandezza, con le liste piene come un uovo di indagati, responsabili di decenni di disastro italiano; ovvio che sono idioti.

Da parte loro i liberali, riformisti, democratici e progressisti (sostanzialmente: quelli del PD e alcuni altri) odiano profondamente Grillo, Casaleggio e tutta la scombiccherata banda del Movimento, appellati come grullini, seguaci di Grillo e per ciò stesso grulli, stupidi, ottusi. Il loro esasperato populismo, la loro palese incompetenza, l’autoritarismo e l’arroganza… ma come si fa, onestamente, ad aderire a quel bordello se non si è profondamente stupidi?

E così si va avanti lanciandosi insulti al fulmicotone, augurandosi reciprocamente le peggio cose e mandandosi dove sapete. Qualunque cosa dicano e facciano i grullini, si riversano su mezzo web epici flame di biasimo, di ridicolo e di onta, a seconda delle circostanze (e bisogna dire che loro aiutano, perché la loro bischerata quotidiana non se la risparmiano). Qualunque cosa dicano o facciano i pidioti, si riversano sull’altra metà del web ciclopici flame di insulti, di accuse infamanti e di nomignoli sprezzanti (e anche loro aiutano, eh? fra litigate, piccole furbizie e tatticismi…).

Fin qui il contesto attuale, piuttosto cristallizzato. Di Berlusconi quasi non si parla; Salvini sgomita e inventa puttanate sesquipedali per guadagnare un qualche trafiletto e un paio di tweet, ma a parte questo i ragazzi grullini della via Pál tengono la scena per menar botte e prenderne contro le Camicie rosse pidiote.

Bene. Noi di Hic Rhodus siamo piuttosto lontani da quella confusione. Facciamo le nostre vite, scriviamo i nostri post, rispondiamo a volte ai commenti – raramente fastidiosi – sempre qui sul blog e segnaliamo i post su Facebook. Scriviamo perché vogliamo essere letti, ovviamente; così, quando esce un nostro post lo segnaliamo in vari gruppi Facebook cui siamo iscritti a volte per interesse, a volte per simpatia e a volte proprio solo per avere uno spazio in cui dire “ehi, è uscito il nuovo post di Hic Rhodus, andatelo a leggere se vi garba!”. Regola fondamentale del blogger: MAI andare a leggere i commenti (tranne quelli di amici, ovvio). Specie nei gruppi partecipati solo per ragioni di promozione, MAI andare a leggere i commenti, disattivare le notifiche e passare la giornata a fare cose utili. Ogni tanto io personalmente mi sbaglio e leggo, a caso. Orripilo, disattivo le notifiche e cerco di non pensarci. Perché leggere un commento può pure capitare, ma rispondere no, MAI E POI MAI. Capirete già dove sto andando a parare. Ho ceduto. Come un pidiota grullino qualsiasi. Avevo pubblicato il post sulle elezioni regionali intitolato Sicilia: perde solo Renzi, dove analizzavo la situazione e traevo certe conclusioni generali piuttosto pacate e ampiamente condivise fra i commentatori politici; niente di che, onestamente. E l’ho spammato in giro (si dice così: spammare, andarlo a segnalare a destra e sinistra). Non so cosa può essere successo altrove ma dal gruppo Per Matteo Renzi insieme mi è arrivata una notifica che ho disgraziatamente letto: mi si dava del bugiardo. Ora: un commento, un parere, un giudizio (come il mio) non può essere vero o falso; può essere più o meno documentato, comprensibile, approfondito, acuto, ma non falso. Ho risposto; mi hanno controrisposto, e nel frattempo ho dato un’occhiata al lungo elenco di commenti dove mi si dava del grillino infiltrato, del pezzo di merda, del criminale e via discorrendo, con toni e accenti tremendi. Nessuno di questi scortesi critici entrava nel merito del mio articolo. Questo era molto chiaro: il mio essere un grillino pezzo di merda era dovuto al titolo, e dopo i primi insulti per tutti gli altri è stato facile scrivere un altro vaffa in coda, tanto i primi avranno ben letto e commentato a proposito, no?

Sì, mi è seccato, ma ho deciso di immolarmi per un piccolo esperimento sociale. Ho fabbricato un’immagine con la foto di Renzi sorridente, un bel “Viva Renzi” in rosso, e una scritta che diceva che in Sicilia avevamo vinto. E l’ho postato, sempre a mio nome, nello stesso gruppo: in pochi minuti cataste di “Mi piace” e condivisioni.

Ora: assicurando tutti i miei lettori che sto bene, grazie, mi sono ripreso e mai più infrangerò le regole del blogger, arrivo a una conclusione arcinota ma non per questo meno dolorosa. La grande massa, a parte trascurabili eccezioni, si comporta così:

  1. legge il titolo;
  2. se collima con le proprie convinzioni mette “Mi piace” e condivide;
  3. se è contrario alle proprie convinzione insulta e manda a cagare.

Vorrei aggiungere: questo lo fanno i grullini (e già lo sapevo), ma lo fanno anche i pidioti. Io non sono mai stato contro Renzi; appartengo a un’area riformista e democratica e credo che Renzi abbia rappresentato una novità interessante a sinistra. Questo l’abbiamo scritto, io e Ottonieri, in moltissimi articoli. E proprio perché guardavamo con interesse da quella parte, non abbiamo risparmiato critiche, che sono diventate più incisive negli ultimi tempi. Io personalmente, rattristato, credo che Renzi abbia sbagliato molto e perso in Sicilia. Poi, ovviamente, possiamo discuterne, ma la parte che ha perso, Renzi o non Renzi, è in qualche modo la mia. Perché un prossimo governo Berlusconi, o Salvini, per me sarebbe un disastro, e un governo 5 Stelle uno sfracello (tutte cose scritte e riscritte sul nostro blog). Quindi: guardo da quella parte e mi arrabbio, quando si sbaglia, con chi è al vertice, e quegli errori se li deve responsabilmente assumere.

Ecco perché, tutto sommato, mi ha fatto bene questa piccola disavventura. Come diceva il mai abbastanza rimpianto Cipolla, gli stupidi sono ovunque, più o meno in proporzione simile. E se i grillini sono veramente stupidi e arroganti, è stato interessante toccar con mano quanto arroganti e stupidi siano anche i piddini, e probabilmente i bersaniani, i berlusconiani, per non parlare dei leghisti. Questa ottusa e stupida e volgare e violenta imbecillità ammorba trasversalmente un po’ tutti i partiti, e anche se rimango convinto che su questo punto Cipolla sbagliasse, e che ci siano assaissimamente più stupidi fra leghisti e grillini che altrove, comunque attenzione: moltissime infamie sono state compiute nel nome di un Grande Ideale, di un Nobile Scopo, di Magnifiche Sorti e Progressive, e quindi un ottuso pidiota non vale meno di un ottuso grullino, è la stessa roba, è lo stesso pericolo per la democrazia.

Idioti che urlano slogan, che seguono pensieri ipersemplificati, che non leggono, che non capiscono, che non sanno ma che giudicano. E con quel bagaglio vanno a votare.

Accidenti gente! A dirvi la verità sento che mi gira ancora un po’ la testa…

P.S. 15 Novembre: scopro ora che mi hanno cacciato dal gruppo Per Matteo Renzi insieme. Non so come darmi pace… 🙂