Il discorso di Draghi a Rimini è stato eccellente, ma i nostri politici non sono all’altezza di farne tesoro.

Il discorso di Draghi a Rimini è stato eccellente, ma i nostri politici non sono all’altezza di farne tesoro.
L’Italia, in questo momento, ha ragione a sostenere che i Coronabond sarebbero la rislo strumento necessario per sostenere l’economia. Ma se Germania & C. non ci sentono da quell’orecchio?
Proviamo a stilare un bilancio della stagione del Governo Conte, prima di mettere le mani al portafogli per pagarne il prezzo.
Molte erano state le critiche che i governi della scorsa legislatura avevano meritato; eppure, questo governo riesce a peggiorare quanto di cattivo e a rinnegare quanto di buono era stato fatto.
Mentre tutti pensiamo che la legge sul federalismo fiscale sia nell’interesse del Nord, in realtà converrebbe al Sud. Per questo non è applicata.
Le parole di Draghi sono state molto chiare: l’Italia non può contare su “paracadute” straordinari della BCE. Non sarà Draghi a tenerci a galla se questo governo ci manda a fondo.
Mentre il Presidente del Consiglio si nasconde e i suoi vice scelgono polemiche da cavalcare, il conto da pagare per l’inerzia e l’insipienza del governo si allunga, e lo pagheremo noi.
In Italia il pensiero dominante non è come risolvere i problemi ma come poter credere che si risolvano da soli. La cultura del pasto gratis è la vera differenza col mondo dei paesi ad alta produttività.
Tutti i politici sono d’accordo: lo Stato deve comprare la Rete di Telecom Italia. Ecco perché non siamo d’accordo noi.
Il problema del debito pubblico è enorme. In vista delle prossime scelte politiche proviamo ad esplorare come viene affrontato dai diversi partiti. Perché una cosa è certa: il pericolo del default è ancora dietro l’angolo…
Mentre Virginia Raggi ha deluso le aspettative di chi l’ha votata, l’economia della Capitale è prossima al collasso.
Leggiamo l’interessante Rapporto 2017 della Fondazione Gimbe sul SSN
La crisi di Alitalia è irreversibile e tutti lo sanno, eppure continuiamo a sprecare miliardi per tenerla in piedi. Lo stesso vale per decine di altri casi, e la spiegazione è sempre la stessa: il ricatto delle categorie verso la politica clientelare.
L’ennesimo piano di salvataggio di Alitalia non offre alcuna speranza di rilancio per un’azienda che da anni vive a spese dei contribuenti
Proviamo a stilare un bilancio della stagione del Governo Renzi