Qual è la posizione della sinistra sull’elezione del Presidente della Repubblica? O su qualunque altra cosa? Non sarà che sbagliamo noi, a chiamare “sinistra” forze politiche così variegate?

Qual è la posizione della sinistra sull’elezione del Presidente della Repubblica? O su qualunque altra cosa? Non sarà che sbagliamo noi, a chiamare “sinistra” forze politiche così variegate?
Comunicazione di servizio: gli uomini non sono tutti stupratori. Ripeto: gli uomini non sono tutti stupratori.
Troppe voci sull’indebolimento di Draghi; che fare? Se non va al Colle, e se dovesse perdere Palazzo Chigi, per l’Italia le cose potrebbero andare malino…
Anno nuovo, abbecedario vecchio. Ricominciamo dal linguaggio.
Il tennista Djokovic, novello Marchese del Grillo no vax, pretendeva di giocare al torneo australiano con una “esenzione”. Non gli è andata bene.
Una bella fetta di grillini – divisi al loro interno sulla scelta per il futuro inquilino del Quirinale – vorrebbero un Mattarella bis. Ma sono grillini, li capiamo… Poi cani sciolti del gruppo misto, ma si sa: lì dentro c’è finito di tutto. Ma ora – udite, udite! – Matteo Orfini, un esponente di spicco del PD (ex Presidente, mica noccioline) dice, testuale: “Votiamo Mattarella, anche contro la sua volontà” (su HuffPost l’intervista). Capite? Non sapendo cosa fare, non avendo numeri in Parlamento, paventando un confronto che li può vedere sconfitti, temendo Berlusconi, eccetera, eccetera, Orfini (e tanti altri) vogliono forzare il buon Mattarella e fargli fare la fine di Napolitano, prima supplicato a fare il bis, poi abbandonato e criticato perché l’ha fatto. Il PD deve avere un candidato; ogni partito deve avere un candidato; non Mattarella, ma un nuovo candidato o condidata, espressione della capacità politica dei Grandi Elettori di trovare un punto di mediazione. Ciò che si chiama fare politica. Io personalmente sono esterrefatto che un Orfini sia così “ingenuo” (volevo usare un altro aggettivo…) da evocare Mattarella, che ha fatto e detto di tutto per far capire che NON è interessato.
“Una donna” al Quirinale? Facciamo un nome e un cognome, e decidiamo su quello.
Guai discutere con chi ha certezze, che si tratti di Dio, del comunismo o del Covid.
Sì ai vaccini e sì al green pass, ma attenzione a non esagerare. L’inasprimento del conflitto sociale non sarebbe di alcun giovamento.
Siamo così preoccupati dalla pandemia, chiusi nella nostra ricca cittadella vaccinata, da avere perso di vista la quantità di problemi che ci sta per cadere addosso.
Il ruolo dell’intellettuale nella società contemporanea nella riflessione di Alfonso Berardinelli.
Diciamo che il sospetto diventa ogni giorno più forte: non vogliono Draghi al Quirinale (e neppure a palazzo Chigi).
Coraggio, ce la possiamo fare anche questa volta!
L’Atlante dell’infanzia a rischio 2021, da poco pubblicato da Save the Children, ci ricorda l’assoluto valore strategico di una riflessione sulle condizioni dell’infanzia.
S’i’ fosse foco, arderei ’l mondo;
s’i’ fosse vento, lo tempesterei;
s’i’ fosse gomma, lo scancellerei.