Tassisti, balneari, albergatori, allevatori, piccoli commercianti: nella difesa delle corporazioni si vede il substrato culturale fascista del governo Meloni.
– Religioni e chiese;
– Ideologie, credenze assolute;
– Senso identitario, appartenenze politiche forti.
Tassisti, balneari, albergatori, allevatori, piccoli commercianti: nella difesa delle corporazioni si vede il substrato culturale fascista del governo Meloni.
La “religione” del titolo di questa breve riflessione è quella della sinistra, del femminismo, dei diritti civili, di quello che vi pare, che vi rende così certi delle vostre (nostre? loro?) ragioni. Mi riferisco alla contestazione della ministra Roccella al salone del libro, dove invece di presentare il suo libro si è vista contestata da “femministe”, che non posso definire isteriche perché qualche buon lettore di Hic Rhodus non vede l’ora di definirmi sessista, che comunque hanno impedito alla ministra di parlare. Quelle donne urlatrici (il video è disturbante, nella pena che si prova per le contestatrici) non sono quelle che credono di essere: non sono donne nello svolgimento di un diritto politico, non sono avversarie che dibattono e argomentano (semmai da una posizione di minoranza, e se sei minoranza, come posso dire? cazzi tuoi, cerca di diventare maggioranza la prossima volta…), ma sono, semplicemente, delle egocentriche narcisiste rovinate dal bullismo dei social, nei quali hanno fatto tirocinio politico. Abbasso in generale la ministra Roccella, abbasso il governo di destra, ma dio ci scampi da queste oppositrici.
Sì, Rovelli è un intellettuale; come Saviano, Murgia e numerosi altri che, però, a volte sbagliano. E’ necessario che ciascuno si faccia intellettuale, per districarsi nella difficile critica sociale, senza inseguire chimeriche “verità”.
È attuale l’antifascismo del 25 aprile? O c’è un nuovo e più subdolo pericolo, che pure potremmo chiamare “fascista”, dal quale dovremmo guardarci?
Storia di un minore transgender americano e di una causa legale. Per ragionare su quanto ci sia di profondamente insano nella società contemporanea.
La fine del PCI ha portato a partiti riformisti (oggi il PD) privi di identità, di una visione, di un quadro programmatico organico. Difficile porvi rimedio ora col congresso.
Benedetto XVI era un avversario della scienza, come hanno scritto in molti? Forse, ma certamente era in numerosa compagnia.
Aspro scontro di potere in Vaticano. Ma i contendenti non sono stati ispirati dallo Spirito Santo? Qualcosa non quadra…
Secondo Robert Nozick, l’avversione degli intellettuali “parolai” verso l’economia di mercato nasce dal traumatico passaggio dalla scuola al mondo esterno.
Kevin Spacey, licenziato in tronco dal set di House of Cards, bandito da Hollywood per presunte molestie sessuali… È innocente! Adesso, chi paga i danni?
La tendenza degli intellettuali ad abbracciare ideologie massimaliste ha finito per relegarli in un ruolo di insignificanza.
Noi che crediamo nella nostra parte, e siamo sicurissimi che quegli altri sbagliano, dobbiamo essere consapevoli che “loro” credono nella loro parte, e sono sicurissimi che noi sbagliamo. Che fare quindi?
Molte critiche all’accordo Calenda-Letta provengono da liberali duri e puri che non vogliono mescolarsi coi “comunisti”, e da riformisti duri e puri che non voglio mescolarsi coi “liberisti”. Ma il problema è interamente loro e del loro pensiero corto.
Votare Forza Italia perché ci si dichiara liberali, oppure votare PD perché si è riformisti, è come trascinare le racchette di nordic walking a casaccio, sprecando energie e procurandosi un danno.
Il pacifismo colto, forbito, ma essenzialmente ideologico e astratto, spiegato bene con l’ultimo articolo di Bertinotti.