Categoria: Politica

– Commenti a eventi politici, generalmente di attualità;
– I programmi politici dei partiti;
[NOTA: per “Democrazia” c’è una categoria specifica]

Il mestiere della politica

Lenin_1917-11_im_bolschewistischen_Hauptquartier_(Serow).jpg

Il solito sarcasmo pungente e un po’ grossolano ha percorso la Rete dopo che il GIP di Bergamo ha assolto un giornalista del Fatto Quotidiano che aveva scritto che Salvini “non aveva mai lavorato un giorno in vita sua”. In realtà la querela intentata da Salvini era più ampia e riguardava delle accuse che il giornalista aveva mosso nei confronti del leader del Carroccio (QUI la notizia e la sentenza intera) ma i mattacchioni della Rete sono stati colpiti solo, o principalmente, da questo fatto: Salvini non ha mai lavorato!

L’implosione a cinque stelle? Non per oggi

1280px-Bryan,_Judge_magazine,_1896

Un articolo di Giuseppe Turani di un paio di settimane fa racconta del crollo prossimo venturo (molto prossimo, secondo lui) del M5S e ne spiega le ragioni. È un tipico articolo dietrologico e può essere molto vero, abbastanza vero o solo vericchio, e si inscrive nel filone dei molti che, disprezzando il Movimento e i loro improbabili padroni, e ritenendolo una sciagura per la democrazia, ne osservano attentamente le miserie che, essendo continue, lasciano intendere un’imminente sfracello. Ho aperto con Turani perché è circostanziato, ma credo che tutti abbiate lette critiche, anche puntuali, credibili da parte di molti autori, tanto più recentemente dopo il caso di Quarto o – meno dirompente – Civitavecchia. Anche perché è fuori di dubbio che il M5S sia un partito padronale, senza alcuna democrazia interna, con personale politico improvvisato e spesso patetico, capace di far cagnara e di costruire poco e niente, con un programma politico che fa ridere i polli e idee sulla democrazia che fanno accapponare la pelle.

Ciò detto, non sono d’accordo con Turani, De Angelis 

Marino ha cercato di governare Roma, ma non i Romani

marino-310x235Mentre scrivo, imperversano le polemiche relative alle dimissioni di Ignazio Marino da sindaco di Roma: da un lato le molte fazioni e i molti organi di stampa che negli ultimi mesi hanno cercato di provocare la caduta di Marino ora esultano o, in alcuni casi, cominciano a prendere posizione sui possibili successori del tuttora sindaco; dall’altro drappelli estemporanei ma appassionati di sostenitori del sindaco dimissionario organizzano petizioni e fanno circolare sui social elenchi dei meritori atti compiuti da Marino e mai riconosciutigli. Premesso che non mi sembra ci siano le condizioni né per crocifiggere Marino né per beatificarlo, resta da chiedersi: chi ha (più) ragione?

Il populismo alla conquista del mondo

Study for 'The Pied Piper of Hamelin': The Children circa 1871 by George John Pinwell 1842-1875

Tutto il mondo è strapaese, e mentre noi inorridiamo per le sparate di Salvini, in America se la devono vedere con quelle di Trump. Come nota Fineman probabilmente Trump non la spunterà alla corsa delle primarie repubblicane ma il trumpismo ha già vinto, nel senso che le sue parole d’ordine estreme e le sue idee becere sono diventate necessariamente parte del dibattito repubblicano e anche i suoi più moderati avversari hanno dovuto tenerne conto. Esattamente come Salvini che difficilmente potrà diventare Presidente del consiglio ma ha imposto agenda e lessico alla destra, di fatto egemonizzandola.

Siete sicuri di riuscire a dire qualcosa di sinistra?

2013-10-28-Renzi

Ricordate Nanni Moretti in Aprile, quando supplica D’Alema di dire qualcosa di sinistra? La scena, che ripropongo qui sotto, vede un Berlusconi arrembante nel 1996, a Porta a Porta, attaccare un silente D’Alema sul tema della giustizia. D’Alema non replica, Moretti si dispera (nella realtà storica la sinistra vinse con l’Ulivo di Prodi per lasciare l’Italia intera ad assistere con sgomento al suo suicidio). Dire qualcosa di sinistra; pensarla, argomentarla, sostenerla… siete sicuri di poterci riuscire? Io credo di no. E lo stesso vale anche per la destra, sia chiaro, ma per ragioni che ora sorvolo mi sembra più interessante, come esercizio, utilizzare la sinistra.

I problemi di Renzi dopo le elezioni regionali

COPERTINA DFGH678922

Come sempre le elezioni amministrative assumono un forte valore politico. Queste regionali non fanno eccezione e sono state segnate da due elementi esterni che solo in piccola parte hanno avuto a che fare coi temi locali ma che sono entrati a piedi uniti nel dibattito e quindi nella scelta degli elettori: i temi lepenisti cavalcati da Salvini, e in particolare la questione degli immigrati e dei Rom, e gli impresentabili che con l’inclusione di De Luca hanno dato una spallata notevole al segretario PD, forse la più forte, forse la più autentica spallata da quando Renzi regna.