L’intellettuale non è, necessariamente, la persona erudita. L’intellettuale è un motore di cambiamento.
L’intellettuale non è, necessariamente, la persona erudita. L’intellettuale è un motore di cambiamento.
Forse forse la cultura non è proprio democratica, e forzarla all’eccessiva democraticizzazione ha significato snaturarla e ridurla a nozionismo da Wikipedia.
Il bonus cultura per i diciottenni, è stato un flop, si dice. Davvero è così? E cosa si dovrebbe fare?
Panoramica della situazione italiana e del dilagare populista nelle citazioni cinematografiche.
(È caldo, divertiamoci un po’…)
Torno sul tema della legge Fiano per inasprire le pene per l’apologia di fascismo.
Vorrei chiarire il mio pensiero, ma temo vi farò arrabbiare ancora… 😦
Si sta discutendo una legge per inasprire le pene per apologia di fascismo. Sicuri che sia giusto? Un’opinione fastidiosa per coloro che pensano che reprimere le opinioni sia meglio che educare alla libertà.
La scuola immaginata da don Milani voleva uguaglianza e democrazia ma, a conti fatti, dopo 50 anni produce analfabeti funzionali. Una controlettera dalla scuola, una risposta critica “dalla professoressa” ai ragazzi di Barbiana.
Basta con la balla della famiglia “naturale” (ma attenzione anche al relativismo stupido!). Una riflessione antropologica.
L’impetuoso sviluppo tecnologico sta segnando un punto di svolta nella storia umana. Proviamo a fare qualche ipotesi sul mondo che verrà (include la Mappa 23 – La scomparsa del futuro).
L’amore per le liste ha a che fare con compulsioni e ossessioni che solo un bravo psicoanalista può spiegare. Però poi scopri che Umberto Eco vi ha dedicato un libro erudito, che liste e classificazioni […]
La progressiva negazione occidentale del nostro corpo e delle sue funzioni si accompagna al crescente isolamento individuale.
Il caso delle cicciottelle del tiro con l’arco è un caso di studio comunicativo di discreto interesse. Il fatto: il quotidiano sportivo QS titola “Il trio delle cicciottelle sfiora il miracolo olimpico”. Apriti cielo! Contestazioni sui social e protesta della federazione del tiro con l’arco; conseguenza: immediatamente rimosso il direttore della testata.

Ci accusate, sarcastici, di ritenere imbecilli tutti gli uomini eccettuati noialtri. No: qui c’è un po’ di esagerazione. Non siamo pessimisti fino a questo punto. Noi, qui, siamo una dozzina d’intelligenti contro parecchi milioni d’imbecilli. Ma non è detto che nel mondo non ci siamo altro che noi a capire e a sentir qualcosa (Giovanni Papini, Franchezza con gli imbecilli, 1913).
In un precedente post ho spiegato le differenze fra avere un’opinione e avere delle competenze. Era necessario perché la cronaca politica ci propone con insistenza una specie di primato di opinionisti privi di competenze che vogliono governare il paese proprio in virtù di tale incompetenza, vale a dire proclamando più o meno chiaramente che competenza = collusione col peggior potere, competenza = intellettualismo becero al soldo dei nemici, competenza = tradimento del popolo, che con la (presunta) onestà e le tonnellate di buon senso di cui dispone ne ha d’avanzo per guidarci dentro o fuori l’Euro (vedi Brexit e argomenti utilizzati dai Leaver), con o senza Erdogan, pro o contro Clinton, sì o no alle Olimpiadi e via aggiungendo.

Un nostro cortese lettore ci pone – via Twitter – questa curiosa domanda:

Chi è il mercato? A me sembra una domanda estremamente intelligente perché una risposta su cosa sia è di troppo facile e scontata risposta, facilmente rinvenibile ovunque.

Anche per chi è convinto dei valori del relativismo culturale, per chi l’ha studiato e ne conosce non solo i concetti di base ma anche le ragioni storiche e materiali, risulta difficile accettare la dichiarazione di Sami Abu-Yusuf, imam della moschea di Colonia, che ha dichiarato che le vergognose molestie di capodanno a danno di centinaia di donne sono in sostanza colpa delle donne stesse, troppo profumate e troppo poco vestite.