Essere obiettivi non significa essere equidistanti. Vediamo perché.

Essere obiettivi non significa essere equidistanti. Vediamo perché.
Sarà colpa di Facebook, sarà che non ci sono più gli intellettuali di una volta, il fatto è che nessuno più argomenta i suoi pensieri. Una guida.
La guerra in Ucraina ci mostra in maniera chiara cosa significhino interconnessione, globalizzazione, interdipendenza.
Sinonimi e contrari per non usare le parole a vanvera. Vanvera: sventatamente, superficialmente, a casaccio, a cazzo di cane.
Chi contrappone una pace qualunque alla libertà, commette un errore fondamentale, che l’abitudine a dividere il mondo in Bene contro Male impedisce spesso di vedere.
Il pacifismo colto, forbito, ma essenzialmente ideologico e astratto, spiegato bene con l’ultimo articolo di Bertinotti.
Vi ricordate del “Grande Disagio” dei novax? E’ tornato alla grande adesso, riguardo alla guerra in Ucraina. Ma noi vigiliamo.
La difesa della nazione ha dei costi che in tempo di pace sono ritenuti eccessivi. Ma una riflessione seria sul suo ruolo, oggi, è quanto mai necessaria, specie in Italia.
In momenti critici come questo, il moralismo produce confusione e danni enormi.
AAA, pacifismo intelligente e argomentato cercasi. Astenersi retori e spacciatori di frasi fatte.
Come ai tempi del Covid, col suo codazzo di esperti, oggi subiamo lo straparlare sulla guerra di intellettuali che hanno dimenticato il loro ruolo sociale.
La guerra in Ucraina ci mette ansia. Il bombardamento dell’ospedale pediatrico di Mariupol ci fa orrore. Ma oltre alle guerre con i proiettili, viviamo da anni molteplici guerre combattute con altri mezzi, ma altrettanto letali.
Il pacifismo ideologico, capace di giustificare l’aggressione putiniana, spiegato attraverso l’analisi dell’israeliano comunista Pappè.
Certo che vogliamo la pace! Ma intanto ora, proprio adesso, cosa proponiamo di fare per il popolo ucraino, chiacchiere a parte?
Putin è pazzo? Forse non in senso clinico, ma la sua accentuata paranoia e il suo delirio di potenza rendono ancora più inquietanti le sue azioni. E l’Occidente deve reagire.