Letta parla di obbligo scolastico. Carfagna polemizza parlando di asili nido. Saraceno interviene facendo ancora più confusione. Paradossi elettorali: tutti in realtà sarebbero d’accordo, ma grande è il desiderio di urlare contro gli altri.

Letta parla di obbligo scolastico. Carfagna polemizza parlando di asili nido. Saraceno interviene facendo ancora più confusione. Paradossi elettorali: tutti in realtà sarebbero d’accordo, ma grande è il desiderio di urlare contro gli altri.
Anch’io voglio difendere gli interessi degli italiani. Proviamo ad analizzarli, questi interessi, per scoprire che non sono quelli che urlano Meloni e Salvini e Conte (oddio: e neppure Letta).
L’imminente sciopero degli insegnanti è dichiaratamente contro il merito e contro l’efficacia del sistema scolastico.
La costellazione dei no vax (che oltre a paranoici complottisti include anche molti opportunisti) indica un generale vulnus della democrazia: quello imputabile agli intolleranti che approfittano delle persone per bene.
L’ignoranza è sempre eversiva, e mina alle basi qualunque progetto democratico.
Chiudere ristoranti e teatri crea danni a catena, e servirà pochissimo per il contenimento del Covid. Ma vaglielo a spiegare, a quelli del governo…
Ecco perché non sono favorevole a un lockdown generalizzato.
La violenta ripresa dei contagi da Covid-19 non può essere considerata una sorpresa, e deve essere contrastata bloccando in particolare la principale causa di diffusione: la scuola.
Esiste un canale YouTube che mostra (involontariamente) il nesso che lega vittimismo a complottismo populista.
Gli insegnanti fanno un lungo ponte con la scusa dei diritti sindacali. Ma non ci hanno intontito fino a ieri con la necessità di aprirla, la scuola?
E così saranno i genitori ad avere l’obbligo di misurare la temperatura dei bambini prima di mandarli a scuola. Una risata (virale) ci seppellirà…
Cos’è la responsabilità? Proviamo a riassumere alcuni punti essenziali.
Il nostro paese riunisce caratteristiche della vecchiaia e dell’infanzia, in un mix devastante.
Fra un po’ riapriranno le scuole. Le linee guida ministeriali fanno chiarezza per quel po’ che possono, ma come si comporteranno gli insegnanti? E i genitori?
riforma è ormai una delle parole più sputtanate della lingua italiana (Fabio Luppino sull’HuffPost, commentando la presa in giro della riapertura delle scuole a settembre)