Prima che lo notiate voi lo segnalo io: nel titolo non c’è la parola ‘teologia’, e neppure ‘catechesi’ o altre più specifiche dell’essere cristiani e diffondere la parola di Dio o di Gesù. Perché io non sono un teologo e non sono in grado – e neppure interessato – a discutere se sia questo Papa teologicamente più o meno “bravo” (in relazione a cosa?), più o meno “fedele” ai testi sacri e questioni di questo genere. Comprendendo benissimo che questa è invece proprio una discussione centrale per i credenti, non intendo sminuirla né sottovalutarne le conseguenze sociologiche, se capite cosa intendo. Semplicemente qui non ne parlo perché ho un rovello assolutamente laico, che intendo affrontare sotto un profilo strettamente laico; e il rovello è il seguente: al netto della qualità teologica, questo Papa è davvero rivoluzionario, nuovo, affascinante?