Si può parlare di meritocrazia in Italia, nel lavoro? Certamente no…

Si può parlare di meritocrazia in Italia, nel lavoro? Certamente no…
Le città deserte, una bellezza non godibile. Idee, ideologie e certezze in frantumi causa virus. A chi non piace parlare di responsabilità. E altro ancora.
Il coronavirus andrà come andrà… Ma se incominciassimo ora a pensare al dopo, e a pensarlo migliore di quello attuale?
A margine di un commento sulla morte di Ugo Russo torniamo su un concetto che qui a Hic Rhodus consideriamo fondamentale: quello di responsabilità.
La lunga stagione dei diritti pretesi dovrà. prima o poi, fare i conti coi doveri necessari.
Una commemorazione stracca, inattuale. Perché non proviamo a riflettere in modo nuovo sul lavoro?
L’Italia del Sud è piena di abitazioni incompiute. Perché? Ma, soprattutto: è davvero colpa del liberismo?
Condannato Travaglio che dà colpa a una magistratura asservita al potere. Ma di cosa parla?
Loro sono maggioranza. E noi troppo distanti, troppo colti, troppo arrabbiati… Come contrastare l’onda nera populista?
Dall’ascolto casuale di un’omelia una bella riflessione su giustizia, merito e responsabilità.
Un dilemma antico: abbiamo titolo per sovvertire la legge se non siamo d’accordo con essa? Il primato deve andare alla legge (fuori di me, cieca, a volte assurda ma condivisa) o alla mia coscienza morale, al mio senso di responsabilità?
Il disastro italiano, le macchine in doppia fila e le cacche dei cani sono colpa della gente. Ma, chi è, esattamente, “la gente”?
Parlare sempre di diritti è facile: li vogliamo tutti. E se parlassimo, questa volta, di doveri?
Panoramica della situazione italiana e del dilagare populista nelle citazioni cinematografiche.
(È caldo, divertiamoci un po’…)
Fare il bene perché? Alla ricerca delle ragioni dell’altruismo attraverso le filosofie del ‘900 e la triste considerazione che forse, dopotutto, la morale non è ciò che pensiamo.