Il pendolo del marketing, della comunicazione paradossale, della ricerca dell’effetto, ha concluso una sua oscillazione e dall’esaltazione dell’anoressia come modello di stile ed eleganza propone, ora, l’obesità come icona di bellezza. Da anoressiche a magre, poi normali, infine curvy e obese.
Autore: Claudio Bezzi
Mamma li turchi!
Gli italiani sono probabilmente così presi dalla caduta di Marino, dalle esternazioni di Tavecchio e dalla crisi delle mezze stagioni che potrebbero avere preso sotto gamba le elezioni turche che, domenica scorsa, hanno restituito a Erdogan il potere assoluto sulla Turchia, momentaneamente incrinato sei mesi fa (precedenti elezioni).
Contro Scientology
Writing for a penny a word is ridiculous. If a man really wants to make a million dollars, the best way would be to start his own religion (Ron Hubbard, fondatore di Scientology)
Mi rendo conto che è un brutto titolo. È brutto essere programmaticamente contro qualcuno o qualcosa, e chi scrive sa che attraggono di più argomentazioni positive, che è bene usare una retorica che accenni a qualcosa di buono per poi sparare bordate critiche con un bel sorriso stampato in viso. Ma non è questo il caso, o semplicemente io non ci riesco.
Hellzapoppin’ è qui. Ma non fa ridere
Mi scuso se userò esempi non di oggi: il tipo di discorso che vi voglio fare si presterebbe bene a essere fatto in tempo reale prendendo adesso una pagina di giornale ed esaminandola con disincanto. Non posso farlo e userò quindi la home page de La Stampa (scelta casuale) del 22 Ottobre 2015. Guardandola come insieme (come il famoso quadro che va capito facendo due passi indietro) mi ha colto un turbamento, un senso di allucinazione, non so bene come spiegarmi.
La schizofrenia degli indignati
Se n’è già parlato sui giornali ma vale la pena approfondire; ne abbiamo anche già ripetutamente trattato su Hic Rhodus ma repetita iuvant e il caso è troppo clamoroso per non proporre almeno una sottolineatura. Mi riferisco agli assenteisti di Sanremo (quasi la metà degli impiegati comunali) che andavano a spasso (o a vogare) segnandosi gli straordinari, che facevano marcare il cartellino ai colleghi e via di questo passo. Al di là degli aspetti morali e penali di questi comportamenti la cosa che colpisce è che sui profili social di molti di questi truffatori dello Stato (e quindi di tutti e ciascuno di noi) c’erano commenti indignatissimi sulle brutture della politica, stati Facebook arrabbiatissimi per i politici ladri, mascalzoni, corrotti e truffatori, battute lapidarie sulla casta, anzi, scusate: LA CASTAAA!!!
Sì al finanziamento pubblico dei partiti. Ma non oggi. E non così
Il tema deve essere presentato per il groviglio che è, e quindi vi dico subito che:
- io sono favorevole al finanziamento pubblico dei partiti in generale;
- io sono assolutamente contrario al finanziamento dei partiti ora, così, in queste condizioni.
Scopo di questo post è spiegare l’apparente contraddizione, anche se probabilmente molti dei lettori già ne hanno colta la sostanza.

Il redde rationem della politica tradizionale
La vicenda del sindaco di Roma Marino, oltre a quanto già scritto qui da Ottonieri mi fornisce una suggestione ulteriore che riguarda lo stato di salute generale della politica italiana e del popolo che da quella politica si fa rappresentare. Ho l’impressione che dopo tante, troppe disillusioni, la vicenda di Marino rappresenti un giro di boa, un punto di non ritorno che va molto al di là della vicenda specifica
Attenzione agli stereotipi di genere. Ma diamoci anche una calmata
Premesso che nelle mie email di lavoro a gruppi misti, di maschi e femmine, io scrivo di regola “Car* collegh*” (con gli asterischi) per evitare un linguaggio sessista e che, naturalmente, mi sforzo in diversi campi e in forme differenti di rispettare una minima parità di genere anche in forme più sostanziali, ciò premesso sono infastidito dalla corsa a un anti-sessismo estremista e, permettetemi, un po’ cretino.

Il redde rationem della Chiesa tradizionale
Se tanti piccoli (e crescenti) indizi cominciano ad essere una prova, allora stiamo assistendo a un giro di boa epocale nella Chiesa cattolica. Un giro di boa che impiegherà tempo per essere ultimato, che non sarà privo di contraddizioni e colpi di coda, che probabilmente vedrà il permanere di residui del vecchio assieme a forme – che si intravvedono – del nuovo.
Ciò che dite è ciò che siete
L’ennesima volgarità in Parlamento mi ha fatto cadere le braccia. Il fatto è noto: nella concitazione della discussione sull’art. 2 del ddl Boschi il senatore Barani ha rivolto il volgare gesto del rapporto orale all’indirizzo della grillina Lezzi. La senatrice Taverna, per protestare verso il gestaccio segnalandolo al presidente Grasso l’ha a sua volta platealmente mimato (e mi stupisce che tutti i senatori in coro, chi per dileggio e chi per protesta, non si siano messi a replicare centinaia di volte quella simbolica fellazio, come un’ola divertente ma più moderna, più parlamentare).

E a Cesare cosa resta?
Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio (Mc 12,13-17)
Durante la visita americana il Papa avrebbe incontrato Kim Davis incoraggiandola per la sua posizione oltranzista contro i gay. Per gli smemorati: Kim Davis è un’impiegata pubblica della contea di Rowan, Kentucky, USA, che per numerose volte si è rifiutata di concedere la licenza matrimoniale a coppie omosessuali che in quello Stato possono legalmente sposarsi.
L’opzione militare per fermare i migranti – Lo scenario libico
Il capitolo più spinoso del dossier migrazione riguarda l’opzione militare. Che piaccia o no questa resta una delle possibili e forse inevitabili (ed è di questi giorni la notizia dell’inizio di offensive in Siria). Poiché una grandissima parte dei migranti fugge da zone di guerra e terrorismo (Libia, Siria, Irak…), pacificare quelle zone ed estirpare il terrorismo significherebbe ripristinare una normalità che non imporrebbe più la fuga riducendo drasticamente i flussi migratori.
La continua ricerca di una stella al crepuscolo
Ma sul tuo piccolo pianeta ti bastava spostare la tua sedia di qualche passo. E guardavi il crepuscolo tutte le volte che lo volevi… (Antoine de Saint-Exupéry, Il Piccolo Principe).
Un sarcastico Mattia Feltri commenta gli entusiasmi della sinistra italiana per il successo di Jeremy Corbyn con un breve commento seguito da un discretamente lungo florilegio di citazioni, da Veltroni a Fassina e Civati, passando per D’Alema e Bersani (ché nessuno si chiami fuori…), di lodi ai vari leader della sinistra che all’estero, per periodi più o meno lunghi, hanno illuso sulla rivincita di una sinistra internazionale nuovamente arrembante, da Zapatero a Corbyn, appunto, passando per Lula, Tsipras etc. I commentatori italiani sono ovviamente, e piuttosto banalmente, appiattiti nelle loro posizioni rituali: chi critica o addirittura irride, e chi approva o addirittura si entusiasma.
Rotte dei migranti e cambiamenti geopolitici
I migranti che bussano alle porte d’Europa seguono rotte diverse che stanno mutando in questi mesi. Se i media italiani si concentrano sui barconi e gli sbarchi in Sicilia e Calabria, il quadro complessivo è più ampio e – recentemente – l’attraversamento precario del Mediterraneo non si presenta come il problema principale dell’Europa (dall’osservatorio italiano resta un incubo, ovviamente).
Arriva l’Apocalisse. Siete preparati per sopravvivere?
Li avrete visti in dozzine di film americani, o in serie televisive come Walking Dead: lo scenario è apocalittico (c’è stata la terza guerra mondiale, c’è un’epidemia di zombie, c’è stata una catastrofe cosmica…) e un gruppetto di coraggiosi sopravvive non solo combattendo il male ma, specialmente, cavandosela in un mondo dove l’acqua è inquinata, l’energia elettrica non c’è più, di Internet e dei telefonini non parliamone neppure!