Sapete già la storia: Giovanni Gozzini, ordinario di storia contemporanea all’università di Siena, insulta pesantissimamente Giorgia Meloni a Controradio, emittente radiofonica fiorentina. Al link che vi abbiamo proposto trovate riferiti solo gli insulti più “accettabili”, ma altrove potrete trovare molto di più piccante. E di umiliante, ovviamente per Gozzini. Com’è finita (per ora) la storia? Che il Presidente della Repubblica, dico: IL-PRESIDENTE-DELLA-REPUBBLICA-ITALIANA-SERGIO-MATTARELLA, sì è sentito in dovere di telefonare a Meloni per mostrarle solidarietà e adesso ci sarà qualche provvedimento disciplinare dell’Università di Siena verso Gozzini. Se volete, fra le conseguenze potete includere il gol a porta vuota della destra più becera, propiziato da un “professore” che ritiene che la militanza politica di sinistra si risolva nella melma della trivialità.
Tre considerazioni fulminanti:
- Una persona che trascenda in maniera così volgare e violenta, qualunque merito “accademico” abbia, è una persona disprezzabile sotto il profilo psicologico e culturale; e poiché c’è una relazione strettissima fra ciò che si dice e ciò che si è, credo di poter dire che il livello intellettuale di Gozzini non dovrebbe essere un granché, malgrado si fregi di un ordinariato universitario (conosco talmente tanti ordinari da quattro soldi che ho da decenni imparato a non inchinarmi affatto di fronte a questi titoli; non in Italia, almeno).
- Non ne posso più, ma davvero, dei violenti, volgari, sciocchi presuntuosi e arroganti, che combinano macelli e subito dopo si scusano. C’è una schiera di cialtroni che da anni – complici i salotti televisivi ammiccanti, i social media e altro – propongono modelli di comunicazione e interazione inaccettabili, offendono, fanno del male al prossimo, pensando narcisisticamente di potere fare come pare a loro, e due minuti dopo, accortisi del guaio combinato (e delle possibili conseguenze!) si scusano, si umiliano, con la solita frase scontata: “quello non sono io, non è mio costume, chi mi conosce sa che sono diverso…”; e invece no: sei una testa di cazzo, abbi il coraggio delle tue azioni e pagane le conseguenze!
- Non conosco sufficientemente bene le norme giuridiche in merito e non so se questo professore – non nuovo a uscite infelici – possa essere adeguatamente sanzionato, come successe per un caso in qualche modo simile; ma per quanto mi riguarda l’allontanamento dall’insegnamento sarebbe il provvedimento giusto; perché questo è un insegnante, e anche se di livello “superiore” il suo è un ruolo da educatore, da assumere come modello. Se il modello è un urlatore che ha schifosamente insultato Meloni, onestamente lo vedrei bene con una zappa in mano in un podere isolato; alla sera, al bar del Paese, potrà certamente dar libero sfogo alla sua frustrazione da poveraccio.