Natale 2022 con molte incertezze (in realtà volevamo scrivere un post di auguri…)

Cari lettori, ci avviamo alla conclusione del nono anno di Hic Rhodus. Il nostro nono panettone ci trova abbastanza stanchi, lo dobbiamo ammettere. Scriviamo, scriviamo, ma perché? Siamo passati dalla guerra contro l’Isis a quella di Putin, dal panico per l’Ebola alla paranoia per il Covid, dalla demoralizzante politica del 2014 a quella evanescente del 2022… Parlavamo del corpo delle donne e delle donne che subiscono soprusi nel 2014, e abbiamo continuato, con i diritti delle donne, degli omosessuali, dei migranti… Parlavamo di Europa e Brexit (annunciata) nel 2014, e abbiamo continuato a parlare delle debolezze europee ogni anno. Già nel 2014 scrivevamo delle idiozie complottarde, e non abbiamo più potuto smettere, perché dai complotti, alle incomprensioni, alle mode moralmente corrette e politicamente devastanti (dal MeToo all’abbattimento delle statue e l’imbrattamento dei Van Gogh) sembra che tutto si ripeta sempre, e sempre, con identici cliché, con identica profondissima stupidità.

Ma siamo ancora qui, e guardiamo con un certo prurito al 2023, che sarà il nostro decimo anno, un prurito che saremo costretti a grattarci perché proprio non ce la facciamo, non possiamo guardare silenti il dilagare populista, menefreghista, individualista, che ha da tempo ammazzato la politica e sta alacremente lavorando per sabotare le istituzioni democratiche. Non riusciamo proprio a disinteressarci delle enormi corbellerie che sembrano costituire il pane e companatico di tanti nostri concittadini, adeguatamente subornati da intellettuali (?) gaglioffi, e proprio ci scappa dal petto di urlare “Ma cosa dici, sciocco? Ma rifletti, misurati con la realtà, considera tutti gli aspetti del problema!”.

Oppure, e forse più spesso: “Ma cosa dici, filibustiere opportunista, ipocrita, falso!”

Avevamo cominciato a stilare anche una lista di desideri per il 2023. Cose che spaziavano dalla pace giusta in Ucraina all’improvviso rinsavimento dei dirigenti del PD, da un’Europa più coesa e solidale fino a politiche almeno decenti del governo in carica, ma man mano che scrivevamo la lista si allungava, per il semplice motivo che tutto è collegato, e che ogni bel desiderio deve includere precondizioni, conseguenze, fenomeni collaterali ma collegati… Siamo nell’epoca dei sistemi complessi, e la politica interna non è separabile da quella internazionale, gli elementi economici da quelli sociali… 

Impossibilitati, o incapaci, di indicare i cinque, otto problemi capitali che ci piacerebbe vedere risolti nel 2023, abbiamo quindi convenuto per un augurio trasversale, generale, erga omnes, così duttile che andrà bene anche per quest’altr’anno e sicuramente per quelli successivi. L’augurio che ci facciamo è semplice: che aumenti di una tacca (qualunque sia l’unità di misura) la consapevolezza individuale e sociale. Che si pensi un filino in più prima di agire, sia da parte dell’idraulico che del ministro; che si abbia un pelo di contezza del valore delle parole che si usano, sia da parte del fornaio che del giornalista; che in un angolino remoto del cervello si accenda una lucina di plausibilità sui pareri che si coltivano, sia da parte dell’impiegato del catasto che del dirigente del ministero; che – ma proprio poco poco, giusto il necessario – si ascoltino gli altri anziché solo se stessi, e questo tutti, dagli adolescenti su Tik Tok ai politici su Twitter ai sindacalisti nelle piazze fino ai professionisti e ai professori.

Un desiderio, piccolo, lo riserviamo anche a noi. Dopo nove anni è inevitabile che le idee di Claudio Bezzi e Filippo Ottonieri siano un po’ esaurite, e che noi si rischi di risultare ripetitivi (per chi ci legge abitualmente), o autoriferiti («come abbiamo scritto già nel 2014, e poi nel 2015, 2016…»). In questi anni abbiamo avuto per fortuna il piacere di ospitare collaboratori di valore e con interessi e idee anche diversi dai nostri, e pensiamo che Hic Rhodus abbia bisogno anche dei contributi di altri. Quindi ci auguriamo che il 2023 ci porti da parte vostra consigli, spunti, e quando possibile veri e propri contributi pubblicabili. La nostra porta è spalancata, e se avete voglia di partecipare trovate qui tutte le informazioni necessarie a proporci un tema o un articolo.

Hic Rhodus ci proverà per un decimo anno. Siamo in affanno, sì. Ma sappiamo che lo siete anche voi, cari lettori. Siamo tutti così stanchi! Intanto, dai, mangiamoci una fetta di panettone e cerchiamo di passare un sereno periodo di festività.

Tanti auguri a tutti!