Pornografia della parola e nuovo fascismo

Riletture estive.

Hic Rhodus

Le parole non hanno più lo stesso significato di una volta (Raymond Queneau, Zazie nel metró)

Dacia Maraini sul Corriere si lamenta dello scontro verbale ingiurioso che domina la scena, politica e sociale, e auspica regole più severe, censure, condanne. Mi fa un po’ pena questa signora della scrittura, premio Strega, figlia di studiosi, cosmopolita, cresciuta in un periodo in cui la parola di grandi intellettuali, in Italia, contava eccome;

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