Quindi piove sul bagnato; i partiti che hanno vinto in Umbria crescono nei sondaggi e quelli che hanno perso calano (sondaggio pubblicato oggi dal Corriere). Perché siamo un popolo cresciuto a telequiz prima e a Isola dei Famosi dopo, siamo tifosi dentro, Guelfi e Ghibellini per partito preso, mai per convinzione, e siamo pronti a dare il colpo di grazia a chi già è caduto e a issarci in spalla chi ha momentaneamente vinto. Momentaneamente, e con invidia, e con rancore, poi con rabbia, brutto bastardo chi ti credi di essere, e una gioia di cui gli italiani non possono assolutamente privarsi è la caduta dell’eroe osannato fino al giorno prima. Toccò a Craxi, col vergognoso lancio di monetine al Raphael, come a Renzi quando cadde trafitto dai maramaldi del suo partito. Tocca alle rock star e agli attori di Hollywood, e che brivido alla corsa quando la moto finisce fuori strada, e che tuffo al cuore quando vedi l’aereo che precipita, e i poveretti in TV che pena, che pena, signora mia!
Il premio dei truci non è l’Umbria; il premio è la visibilità come vincitori; il Capitano è tornato, ma che dico: non è mai andato via. Salvini vive una vita spensierata mangiando Nutella e ingrassando delle magagne governative; e non si deve neppure sforzare. E più il PD e i 5 Stelle resteranno al governo, più caleranno nei consensi, e più Salvini sarà felice.
La politica non esiste più. Facciamocene una ragione. Comanda chi è più disincantato, chi urla, chi strizza l’occhiolino ai bevitori di mojito, chi non fa. Se fai sei morto, perché il fare prevede un confronto vero con la realtà. Puoi dire tutte le cazzate che vuoi in TV, ma se governi devi agire, sanare l’economia, confrontarti coi partner internazionali, risolvere problemi che neanche il signor Wolf.
Adesso, a risolvere i problemi c’è un gruppo uscito da Hellzapoppin’ e in preda al panico, e in Tv a berciare c’è Salvini. E gli italiani guardano X Factor.
Buona fortuna.