L’italiano è populista, anzi: un po’ fascista

Riproponiamo come saluto dal 2019 un nostro classico sempreverde…

Hic Rhodus

Stiamo percorrendo un vicolo cieco. Prima o poi il vicolo finirà e l’alternativa al fermarsi sarà tornare indietro e cercare un’altra strada. Anche se, conoscendo il mio popolo, l’ipotesi di restare laggiù in fondo fermi e inerti non è da scartare. Parlo di politica. E del fatto che il quadro è il seguente: partiti “tradizionali” (PD e FI soprattutto) sostanzialmente spappolati, movimenti populisti arrembanti. È un’analisi grossolana ma sufficientemente veritiera. Il fatto che il PD sia ancora apparentemente un partito vivo è un’illusione: nessuna forza politica rimane viva dopo anni di tensioni centrifughe e di scollamento fra elettori e vertici. Altri partitini come i Fratelli d’Italia e Sinistra Italiana contano come il due di picche e quindi non mi interessano ora. Restano i due grandi movimenti populisti. Lega e M5S. Diversissimi, come vedremo, ma protagonisti assoluti della scena, pentastellati specialmente. Credo questa sintesi rappresenti bene il vicolo cieco. Malgrado le…

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