Perché la Repubblica italiana è “fondata sul lavoro”?

Riletture…

Hic Rhodus

Se oggi fossi un costituente, chiamato a scrivere una nuova Costituzione, proporrei forse come primo articolo “L’Italia è una repubblica democratica fondata sull’uguaglianza dei diritti”. Se trovassi troppa opposizione a destra, a causa di una ragionevole paura che questi diritti siano intesi anche per immigrati, rom e gay, potrei cercare una mediazione con “… fondata sulla giustizia e la libertà”, o qualcosa del genere. Ma onestamente, sinceramente, non mi verrebbe in mente di fondare la mia Repubblica “sul lavoro”, non più che “sulla salute” o “su due pasti al giorno”. Né si può dire che questa sia una franciaformulazione riscontrabile in altre costituzioni occidentali (fonte). È ovvio che per capire questa stranezza (a me appare tale) occorre compenetrarsi con quegli anni (1946-47) e con quegli interpreti della neonata repubblica post bellica: Togliatti innanzitutto. Lo scenario era piuttosto semplice: i comunisti erano (a torto o a ragione) fra…

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