Abbiamo raccolto il meglio di Hic Rhodus 2014 e l’abbiamo messo in un libro. Lo trovate su Amazon a questo indirizzo e costa solo 3,31 Euro, che saranno interamente spesi per il sostegno del blog. Vi vogliamo spiegare il senso di questa operazione, che per noi è importante. Non si tratta per esempio di un esercizio narcisistico (alcuni dei nostri autori firmano con pseudonimo e non riceveranno benefici personali da questa operazione) né tanto meno di una specie di speculazione (non pensiamo di vendere migliaia di copie e diventare ricchi in questo modo) ma di una naturale prosecuzione di quella “politica della parola” che avevamo annunciato nel nostro manifesto e che riteniamo di avere perseguito in questo primo anno di lavoro.
Come sanno i lettori più affezionati abbiamo trattato molti temi differenti: politica, economia, diritti civili, Internet… ma sempre con una specie di filo conduttore: l’analisi critica non ideologica e – per quanto ci è stato possibile – disincantata; la voglia di capire quali spazi di libertà fossero presenti o fossero negati dietro i fatti, le proposte politiche, le dichiarazioni di principio dei leader; la segnalazione dell’inganno, dalle bufale su Internet alle falsità dogmatiche della politica. Percorso un anno ci siamo accorti che questo filo conduttore era reale e ricomponeva il vasto puzzle dei tanti articoli scritti (oltre 150) in una logica coerente, in quella che oggi si potrebbe chiamare una narrazione con un senso compiuto che possiamo rappresentare con questa figura:
Da temi generali, parole-chiave, discussione sui principi, fino alla cronaca, all’analisi delle riforme, alla critica politica. Riletti in questo modo i nostri articoli si sono ricomposti, hanno ricostruito un pensiero organico, si offrono come nuova lettura anche a chi, nei mesi passati, ha letto alcuni o tutti gli articoli originari. Ogni capitolo (che aggrega diversi articoli omogenei) è preceduto da un nuovo incipit; i testi sono stati tutti rivisti e controllati. Molti articoli che ci piacevano (nostri o di collaboratori) sono stati tralasciati solo per ragioni di spazio, e già così la nostra raccolta si presenta come molto corposa. Speriamo che abbiate voglia di acquistarla e rileggerla.
I proventi ci serviranno per sostenere il blog che, nel suo piccolo, ha comunque dei costi di mantenimento e promozione. Speriamo quindi che vogliate segnalarlo anche a vostri amici che non conoscono Hic Rhodus, o addirittura far loro un piccolo regalo di Natale. Segnaliamo che se non avete Kindle, il dispositivo di lettura degli ebook venduti su Amazon, potete scaricare gratuitamente l’applicazione per leggere questo e gli altri ebook dal sito Amazon (per tutti i sistemi operativi). Regalare (o segnalare) il libro a vostri amici ci aiuterebbe moltissimo anche semplicemente per farci conoscere a un più ampio pubblico.
Ringraziamo gli amici collaboratori che sono inclusi in questa raccolta: Alberto Baldissera, Sergio De Prisco, Signor Spok e Manrico Tropea; ma naturalmente anche quelli non inclusi semplicemente perché abbiamo deciso di escludere alcuni argomenti e temi per porre un limite al volume (l’elenco completo dei collaboratori lo trovate sul blog); approfittiamo per ricordare che Hic Rhodus è disponibile a ricevere proposte di collaborazione da parte di chiunque si riconosca nel nostro progetto (vi preghiamo, se interessati, di leggere prima alcune nostre raccomandazioni).
Abbiamo deciso di intitolare il volume L’Italia nel labirinto per segnalare lo smarrimento che ci pare di cogliere nel Paese e in noi stessi. Il labirinto ha certamente una via d’uscita che è però ignota, faticosa da trovare e ricca di potenziali insidie. Il labirinto è un potente archetipo che parla di energie interiori da liberare; è un luogo mitologico che spaventa ma esalta l’eroe attraverso prove sacre; il labirinto è un luogo magico che ha intrappolato il nostro popolo, la sua politica ma, ancor più, la sua stessa rappresentazione del mondo, in una frammentazione di valori e progetti che spaziano dal meschino al glorioso, dall’egoismo allo slancio generoso. Questi “umori” positivi e negativi riguardano noi stessi; per questo il sottotitolo recita Etica e politica di un popolo sperduto. Non è la casta, né Bilderberg, né la Merkel né nessun accidente esterno; siamo noi italiani che dobbiamo guardarci nell’anima e nella mente, oltre che nel cuore e nella pancia (dominanti in questi anni) per evitare scuse, alibi e pretesti e iniziare a cambiare. Perché dobbiamo ritrovare la strada e imparare ad assumerci delle responsabilità collettive.
E così torniamo al nostro “manifesto”. All’origine del nostro progetto che riguarda semplicemente questo: la responsabilità. “Responsabilità”, per noi, significa senso di appartenenza a una collettività; consapevolezza del lascito alle generazioni future; primato dell’argomentazione; umiltà dell’ascolto; lucidità della progettazione politica ed economica e sociale; morale laica e tolleranza civile; lotta alla stupidità semplificatrice, alla sopraffazione delle idee e a ogni esclusione sociale e culturale; relativismo e disincanto contro la demagogia e l’ideologia; verifica delle fonti e attenzione al lessico, perché le parole sono importanti e hanno un potere reale. Saremo riusciti, almeno in piccola parte, a fare tutto questo? Una parte almeno di questo? Ce lo direte voi seguendoci nel nuovo anno, con i migliori auguri della redazione Hic Rhodus affinché sia un anno migliore per tutti.
La redazione Hic Rhodus:
Bezzicante
Filippo Ottonieri