Alcune migliaia di ignoranti, sobillati, capitanati, guidati da un manipolo di cinici, oggi a Roma hanno sfilato in nome della libertà di infettare il prossimo col Covid 19, potenzialmente procurando danni a volte gravi, fino alla morte, nella totale certezza dell’impunità.
L’economista Cipolla, passato alla storia anche per le sue gustose Leggi fondamentali della stupidità umana, collocherebbe certo i convenuti nel quadrante in basso a sinistra, mentre i convocatori e leader finirebbero nel quadrante dei banditi, cioè persone che, per le loro azioni, danneggiano il prossimo traendone un vantaggio personale.

Naturalmente il grado di stupidità è diverso fra i gilet gialli e arancioni, il “popolo delle mamme” e altri stupidi assortiti, che irrompono sulla scena romana provenienti dal quadrante di sinistra, e cinici come Fusaro, Sgarbi, Pappalardo (che oggi non dovrebbe esserci), Meloni e Salvini, che anche nelle recenti dichiarazioni antigovernative hanno rigirato la frittata (tanto la gente non si ricorda cosa hanno detto due mesi fa…) o personcine come Barillari e Sara Cunial, che saltellano dal quadrante (basso) di sinistra a quello di destra, finendo col confonderci un pochino.


Tant’è. In nome di una democrazia formale questa gente ha diritto di proclamare ogni genere di stupidità contribuendo a far circolare il virus. Già mi immagino il calvario scolastico, dove basteranno un paio di questi idioti in un Istituto per creare scompiglio e bloccare le lezioni. Ma appunto si tratta di democrazia solo ‘formale’; una minoranza di ignoranti guidata da un manipolo di cinici può mettere in pericolo moltitudini di persone, bloccare istituzioni, danneggiare la ripresa, impegnare risorse pubbliche che potrebbero essere meglio utilizzate. A me questa democrazia non piace, e mi secca che l’etichetta (‘democrazia’), nata gloriosamente in altre epoche, contribuisca a confondere i democratici e le persone perbene, che cercano di utilizzare le dovute cautele aspettando che la crisi (grazie a un vaccino) passi. La democrazia o è un vantaggio per tutti o non è “democratica”. E nella diversa articolazione delle idee (e delle intelligenze), “per tutti” resta una chimera se non si approcciano le questioni di interesse collettivo in maniera estremamente razionale. Il razionalismo (opposto al populismo) è contrario alle opinioni, alle umoralità, alle fantasie, e si basa solo sui dati o su solide argomentazioni comprovate largamente da una comunità scientifica. Nel caso del virus i dati parlano di contagio, dolore e morte, e la comunità scientifica (virologi, epidemiologi) con le consuete sporadiche eccezioni indica misure di protezione, mascherine, distanziamento e santa pazienza, in attesa della cura.
Se “Democrazia” è governo del popolo, e il popolo ignorante (una sua parte) ne approfitta per danneggiare la comunità, allora cambiamo nome, oppure troviamone noi uno nuovo per il governo della ragione.
Esorto tutti a combattere apertamente, a viso aperto, idioti, ignoranti, eversori, fascisti, no vax, che nelle scuole, nei luoghi di lavoro, nei ritrovi, brandendo il randello della loro imbecillità intollerante, e chiamando ‘Democrazia’ quel randello, vogliono imporci la loro visione malata del mondo.
(Immagini tratte dal Web, relative alla manifestazione di Roma)