Ve la faccio breve, perché la notizia non merita molto. C’è questa Malika Chalhy, 22 anni di Castelfiorentino, cacciata da casa dai genitori perché lesbica; siamo ad aprile, i giornali ne parlano, molti si commuovono (Salvini no), e insomma si aprono delle raccolte fondi che le fruttano la bellezza di 140.000 Euro, mica noccioline, che per una senza tetto, ex operaia in cassa integrazione, pochi non sono. Che bella la solidarietà del popolo gentile e sensibile. E invece no. Selvaggia Lucarelli (che ho sempre pensato che se si fosse chiamata Cesira avrebbe fatto al massimo la segretaria da un notaio), indaga e “scopre” che intanto si è comperata una Mercedes da 17.000 Euro e un cagnolino di razza; QUI trovate lo sputtanamento, argomentato con perle tipo “devi dirmi a chi farai beneficenza” (della serie: ma chi ti crede, li vuoi tenere tutti tu…) con apice di “Io [Lucarelli] a 22 anni ero fuori di casa da 4” (mentre tu sozzona ti fai mantenere dalla fidanzata lesbica ricca e ti pappi 140.000 euri) e le frecciate velenose qui e là, tutte, assolutamente TUTTE volte a far capire al lettore che Malika è una poco di buono, e babbei voi che le avete pure dato dei soldi!
L’intervista della Lucarelli fa vomitare, è di una faziosità eguagliabile solo dalla Murgia, che è altrettanto insopportabile ma almeno ha scritto qualche bel libro.
Poi tutta la destra è ovviamente intervenuta per urlare “Vergogna!” (che è l’unica cosa che sa fare la destra decerebrata italiana) e infine, a suggello di questa opera dei pupi, il Codacons – un’associazione della quale penso tutto il male possibile e immaginabile e che vive facendo denunce di merda clamorose per far parlare di sé – parte con una denuncia per truffa (che poi sul Codacons sto zitto perché mi fanno paura, più degli scientologi e dei no vax).
Riassunto: che una ragazza di 22 anni sia stata clamorosamente cacciata di casa per il suo orientamento sessuale, roba da sputare in faccia ai genitori a ore alterne, non importa più a nessuno. Lei adesso ha la colpa di avere ricevuto in regalo dei soldi per rifarsi una vita, ha colpa di spenderli come diavolo pare a lei, giovane ragazza di 22 anni che probabilmente non ha avuto nulla dalla vita, ha colpa di avere una fidanzata ricca (che “la mantiene”, perché la mantiene, no? E’ ricca!), e ha colpa di essere frocia, diciamolo. Che è facile fare i solidali quando il caso viene sbattuto in prima pagina da giornali alla disperata ricerca di clic, ma poi vogliamo che la poveraccia resti poveraccia, e sfigata, scoprire che ha un tumore, essere in procinto di morte, sola come un cane, e possibilmente dire parole di perdono col suo ultimo respiro, che così ne parla anche il Papa.
Mi fanno schifo i critici. Questo genere di critici, i Salvini come le Lucarelli, stessa fazza, stessa razza, i Travaglio, le Murgia, i Belpietro, che non sono affatto di destra e di sinistra, non fatevi ingannare; sono narcisisti con un ego ipertrofico, prime donne della pseudo-informazione di merda, che trovano poi un Codacons o un salotto televisivo a dare risonanza alla loro profondissima piccineria morale.
Io non ho versato un Euro a Malika, e non verso soldi a nessuno. Sono sopraffatto dai mali del mondo e non penso che la carità morbosa sia un gesto nobile. Malika se la caverà, senza donazioni o con una ricca donazione, con la fidanzata ricca o con una fidanzata qualunque purché le voglia bene. Non me ne frega niente di Malika, mentre scrivo ci sono migliaia di Malike infelici, perseguitate, maltrattate e che non sanno come pagare l’affitto, e un pensiero caritatevole intelligente si concentra sul modo strutturale di risolvere il problema di tutte loro, con politiche sociali, del lavoro e così via. Troppo comodo commuoversi per un caso emblematico, reso tale da stampa di pessimo livello sempre in cerca di simboli.
Mi frega invece moltissimo dei critici, delle Lucarelli e dei Travaglio, dei Belpietro e delle Murgia, che siedono su un trono di pus eretto con le cattiverie, il sospetto, lo sputtanamento di persone delle quali loro non sanno nulla, creando sofferenze che loro non saranno mai chiamati a rendere conto, distraendo e manipolando l’opinione pubblica; loro sono il male! Gente che per una comparsata in TV, o un articolo scandalistico, che li innalzi ancora un pochino sullo schifo, getterebbero nel fango chiunque, senza un battito di ciglia, senza un palpito di cuore.