Hic Rhodus cessa le sue attività

E’ proprio vero. Dopo diversi mesi di lamentazioni e riflessioni, piuttosto noiose se lette a posteriori, sulla stanchezza, su una certa inutilità, sulle difficoltà, ebbene: Hic Rhodus smette di pubblicare. Questo che state leggendo è l’ultimo post.

Continueremo per almeno un anno a mantenere vivo il blog come deposito degli articoli di questi 10 anni (più di 1.800, non poca roba!), ma senza scrivere altro, senza aggiungere nulla.

I perché sono noti ai nostri lettori abituali: siamo stanchi, non abbiamo altro da dire. Uno dei problemi principali è indubbiamente stata la mancanza di autori; in anni ormai lontani abbiamo potuto contare su firme esterne aggiuntive a quelle dei due fondatori (Claudio Bezzi e Filippo Ottonieri), autori che presidiavano altre aree di competenza, con altri punti di vista ma, in generale, questi autori hanno pubblicato pochi articoli poi si sono quasi tutti allontanati. Li capiamo, naturalmente, e non ci sentiamo di biasimare nessuno; ma il carico redazionale costantemente sulle nostre spalle ha finito col renderci ripetitivi, prevedibili… Hic Rhodus è un blog di commenti, e non di informazione, e i nostri punti di vista sono stranoti da dieci anni, perché – così a noi pare – il mondo non cambia molto: c’è sempre una guerra tragica da biasimare, sempre un governo ottuso da redarguire, sempre comportamenti sociali da criticare: se non sembrano sempre gli stessi è solo perché invecchiamo, ci sembra che il tempo muti le cose, ma siamo solo noi a mutare, e l’insipienza al governo, la crudeltà sui fronti contrapposti, la stupidità del genere umano, francamente, sono sempre più o meno quelle.

Possiamo comunque essere soddisfatti, coi nostri 2-300.000 visitatori annui (il picco nel 2020 con 366.000), 750 abbonati al blog e i quasi 2.700 follower sulla pagina Facebook; con le centinaia di commenti, di ragionamenti che abbiamo intrecciato con tanti nostri lettori. Crediamo, sinceramente crediamo, che Hic Rhodus sia stato un buon blog, che ne sia valsa la pena. Meglio chiudere così, chiudere con l’animo leggero, anziché insistere e morire d’inedia intellettuale.

Se comunque pensate che potremmo mancarvi, se volete continuare a mantenere un legame con noi, ecco alcuni suggerimenti.

Quel che resterà di Hic Rhodus

Abbiamo scritto alcuni libri che raccolgono il meglio del nostro blog:

Dopo il 2016 abbiamo smesso di pubblicare volumetti annuali, ma in occasione della cessazione delle pubblicazioni, per lasciare una traccia visibile, abbiamo preparato l’ultimo ebook, sempre su Amazon, che raccoglie il meglio 2017-2023:

Libri a parte, c’è ancora la pagina Hic Rhodus su Facebook, almeno per ora, ma potrete trovare i nostri commenti (più rapidi, più adatti al medium) sul gruppo Facebook Pensare la democrazia nel terzo millennio; in questo gruppo potrete tranquillamente intervenire e dialogare con noi anche se, è bene che lo sappiate subito, non saremo eccessivamente loquaci, per gli stessi motivi spiegati sopra.

Sull’onda di Hic Rhodus, comunque, Claudio Bezzi ha scritto, in questi anni recenti,

Ci sembra tutto.

Cala il sipario su Hic Rhodus. Con tutti voi ci si vede in giro.

Claudio Bezzi

Filippo Ottonieri