Avevamo già segnalato anche in queste pagine, un paio di settimane fa, che L’Oreal aveva annunciato che non dirà più crema “sbiancante”, nel quadro delle iniziative mondiali contro il razzismo sull’onda del movimento Black Lives Matter e che “Il gruppo ha deciso di ritirare le parole bianco/sbiancante (white/whitening), chiaro (fair/fairness, light/lightening) da tutti i prodotti destinati a uniformare la pelle” (QUI la triste notizia). E’ già di qualche giorno anche la notizia che Linus Torvald, ideatore dei sistemi operativi Linux, ha stilato linee guida che proibiscono l’uso di termini – antichi quanto l’informatica – quali slave, master, whitelist, blacklist e altri, con la medesima motivazione: alludono a discriminazioni razziali o possono essere sessiste (QUI la ferale notizia). Google e Microsoft già l’hanno fatto e leggo che il prestigioso MIT di Boston ha disattivato un enorme database usato per ‘addestrare’ le intelligenze artificiali proprio perché conteneva parole razziste e misogine.
L’opinione mia personale (e di tutta intera la redazione) su questa follia l’ho già espressa in un articolo sufficientemente chiaro, così come ci siamo espressi (sia Ottonieri che il sottoscritto) contro l’altra demenza furiosa contro le statue di antichi filantropi, navigatori, politici che sarebbero stati – a dire dei demolitori – sadici schiavisti, turpi negrieri, fiancheggiatori delle squadracce fasciste e picchiatori di mogli.
Occorre allora prendere il toro per le corna, ma anche la mucca (per parità di genere) e adeguarsi con esemplare grigiezza (non certo con ‘chiarezza’, termine evidentemente suprematista) per dare ordine a questo casino (aperto a uomini, donne e transgender in parti uguali). Ecco i nostri modesti suggerimenti linguistici, con la promessa che faremo tutto il possibile…
Oh, sì… faremo davvero tutto il possibile!
Geografia
- Montenegro; noooo! insopportabile! Boicottiamo il Montenegro finché non avrà cambiato nome in Montescuro, o Monteafrobalcanico.
- Monte Bianco; perché mai dovrebbe essere bianco? E non veniteci a raccontare la balla della cima innevata, un’invenzione dello schiavista bianco che ha anche inventato uno sport con pochissimi nativi americani, africani e papuasi (e quindi, fra l’altro, basta con questi sport razzisti, vogliamo un’adeguata quota di papuasi nello sci!).
Nomi di persona
- I vari Bianchi, Bianchini, Chiari etc., con la loro assurda affermazione suprematista, sono pregati di andare all’anagrafe e cercarsi un altro colore.
- Non ci sono parole per i Negro, Nigris e altri discendenti da schiavisti. Per loro il cambio di cognome è semplicemente non procrastinabile. Tutti i cittadini democratici disdegnino ogni contatto con costoro finquando non avranno provveduto adeguatamente.
- Bianca, Chiara… ai genitori che impongono questi nomi razzisti alle povere creature va semplicemente tolta la patria potestà. Il governo dovrebbe varare adeguate misure a sostegno di quelle famiglie che chiameranno le loro figlie Marroncina, Arancione, Indaca, assieme ai sempreverdi Rosa, Viola, Celeste.
Cibi e bevande
- Biancomangiare, riso in bianco, chiara d’uovo, con le loro allusioni neppure troppo velate ci hanno stancato. Simbolo di tradizioni borghesi cresciute nell’agio e nella ricchezza sfruttando il Sud del mondo. Il Biancomangiare si può ribattezzare budino siciliano, la chiara d’uovo si chiama albume e i cibi “in bianco” possono semplicemente essere indicati come “quelle robe da malati”.
- Pizze bianche; ma perché?? Sono stupide pizze senza pomodoro, roba da signorine, da shifiltosini, da checche (il post contro il linguaggio omofobo lo devo ancora scrivere). Premio speciale da istituire alle pizzerie che proporranno ai clienti le pizze nere (al nero di seppia, per esempio), quelle gialle (con tanto zafferano), e le nuovissime quattro nazioni un quarto nere, un quarto gialle, un quarto bianche e l’ultimo quarto rossine.
- Birre bianche. Da abolire, tanto fanno schifo. Viva le birre nere!
- Negroni. Ora, parliamoci chiaro: avete da scegliere fra Martini, Daiquiri, Manhattan, Margarita e altri 3-400 cocktail, e voi volete bere proprio un Negroni? Ma siete dei luridi fasci bastardi!!
- Blanc de Blancs mai e poi mai; Blanc de Noirs va nel senso giusto ma discrimina i cinesi.
Prodotti commerciali
- Omino Bianco: basterà uno sforzo minimo alla casa produttrice per mettersi in linea; chiamare il prodotto Omarino Bianco, Omuncolo Bianco, Ometto Bianco Del Cazzo, in modo da sottolineare la distanza con ogni suprematismo, andrà bene. Anzi, sarà pure educativo.
- Mulino Bianco invece, proprio non ci siamo. Qui c’è chiaramente un pensiero doloso… Nessun mulino al mondo è precisamente “bianco”, dai… Mulino beige potrebbe andare bene, ma anche Mulino avanetta o Mulino marroncino…
- Biancosarti; ma dai, ma chi lo beve, ancora, il Biancosarti? Ma che si chiami, allora, NeonLimeSarti, che è pure il colore di moda quest’anno!
- Bianchi biciclette; sì, lo so, in questo caso “Bianchi” è il fondatore della ditta, e sui cognomi abbiamo già detto sopra. Ma vuoi mettere sbatterlo così, in faccia alle minoranze di colore? Cosa vorrebbero dire, che i neri non hanno mai conquistato nessun trofeo rilevante nel ciclismo professionista? Eh? E perché, secondo voi? Perché anche il ciclismo è razzista, ecco perché! Non c’è alcun’altra spiegazione logica!
- Lightroom, programma Adobi per sviluppare le fotografie digitali, in contrapposizione (patetica davvero) alla “camera oscura” per lo sviluppo delle pellicole analogiche, crea problema sormontabili solo mettendosi d’accordo e chiamandole, entrambe, room. Basta preferenze del colore e della luminosità, gli sviluppi li facciamo nella room e buonanotte.
Altro
- Cartabianca, programma TV diretto da Bianca Berlinguer. Non ho parole. Decisamente. Potevano chiamarla Carta oleata, carta velina, carta da pacchi, cartoncino… Niente. Qui c’è un chiaro disegno, e si fa uso di comunicazione subliminale. E la Berlinguer dovrebbe solo vergognarsi di chiamarsi Bianca!
- Albachiara di Vasco Rossi, tutta un’elegia sulla chiarezza che poi diventa rossa, ovvia metafora comunista suprematista… Vasco, va’ a cagare!
- Chiaroveggenza: figuriamoci! D’ora in poi sarà definita Multietnicoveggenza.
- Sposarsi “in bianco” da un lato, e vestirsi (in nero) per il lutto, d’altro lato, sono l’alpha e l’omega del linguaggio razzista: per cui la gioia, l’unione, il sesso, la famiglia – tutti concetti dei bianchi colonialisti – sono associati al bianco, e la morte, il dolore, con le tragiche conseguenze di malattia, abbandono, sono associati al nero, colore quindi da evitare, temere, rifuggire. D’ora in poi ci si dovrà sposare con qualunque colore purché non in bianco, e si potrà morire entro uno spettro di tonalità assai ampia, tranne che in nero, grigio scuro, marrone, ebano, etc.
Conclusioni
Forza, cittadini democratici! Forza, persone perbene! Andiamo tutti a caccia di parole suprematiste e fasciste e cambiamole. Troviamo sinonimi e specialmente contrari, ossimori e onomatopee, troviamo la libertà tutti assieme con un linguaggio pulito, educato, corretto, indiscriminante, piatto, omologato.
OMOLOGHIAMOCI! Perché solo nell’omologazione c’è la vera libertà, quella di non dover più pensare.