QAnon. La svolta complottista che ci deve preoccupare

Finalmente anche in Italia si parla di QAnon, con servizi e inchieste anche ben fatti che vi segnalo in fondo a questo paragrafo. Alcuni più divulgativi, altri molto puntuali, troverete tutto quello che vi serve per capire come questa follia colossale, al cui confronto le scie chimiche e il terrapiattismo diventano bazzecole, sia non solo dannatamente pericolosa, ma eversiva, infiltrata nelle istituzioni, precorritrice di quel mondo distopico e orwelliamo che – sbagliando – consideriamo una realtà improbabile, buona solo per film di fantascienza.

Poiché Hic Rhodus non è un blog d’inchiesta, ma di opinione, vi descrivo rapidissimamente di cosa si tratta, per poi fare alcune considerazioni sul perché sia così preoccupante.

Intanto le necessarie letture per chi vuole approfondire prima di leggere i nostri commenti. Tutti gli articoli sono buoni; più divulgativi quelli di Bianchi sull’Espresso, di Guerra su The Vision e quello non firmato sul Post, molto accurato quello di Wu Ming 1 del 2020 (in attesa della sua seconda parte, non uscita al momento). Trovate anche un’ampia pagina sulla Wikipedia italiana, ma vi sconsiglio di partire da quella.

QAnon è un macroscopico patchwork complottista che a raccontarlo pare la trama di uno scadente B Movie; in sostanza esisterebbe un’organizzazione segreta, la Cabal, che oltre a svariate celebrità include tutti i presidenti americani dopo Kennedy e prima di Trump e tutto l’establishment con esclusione dell’esercito; la Cabal è una setta satanista che imprigiona, violenta e uccide migliaia di bambini in tunnel sotterranei, perché utilizza il loro sangue come elisir di giovinezza. Obama e Hillary Clinton, ovviamente membri della Cabal, sono già stati arrestati (quelli che vediamo sono cloni) dalle forze buone che stanno per scatenare “la tempesta” e distruggere la Cabal, sotto gli ordini di Trump, che ha accettato la presidenza per spirito di servizio chiamato, allo scopo, dal Pentagono. Nell’ombra delle forze buone agisce anche John Fitzgerald Kennedy jr., che non è affatto morto nel 1999 ma si prepara ad assumere ruoli importanti al fianco di Trump.

Vi dico subito che c’è molto altro e di più, c’è ovviamente Soros (cattivo), c’è una pizzeria di Manhattan nelle cui (inesistenti) cantine si terrebbero riti satanico-pedofili (tanto che un “patriota” americano entrò e si mise a sparare per salvare i bambini, qualche tempo fa), e un sacco di altre cose.

Ciò che è grave, per gli americani, è che Donald Trump strizza apertamente gli occhi a QAnon, e che alcuni candidati senatori, apertamente schierati con QAnon, potrebbero essere eletti a Novembre.

Come leggerete nei testi suggeriti sopra, assolutamente tutto questo castello si basa su dichiarazioni anonime apparse su determinati circuiti web già da qualche anno, che si sono risvegliati oggi col pretesto della pandemia. È importante soffermarci su questo punto. Il complotto sulle scie chimiche è molto stupido, ma le scie chimiche ci sono, e inducono molti a chiedersi cosa sono, perché persistono in cielo, perché quand’erano piccoli non esistevano… facile costruirci sopra un idea fantasiosa. Anche il complotto relativo alla falsità dello sbarco sulla Luna: i razzi sono partiti, la Luna è là, si è fatto un gran cancan… se avete un animo complottista viene facile porsi dubbi e inventare la teoria pseudo scientifica delle fasce di Van Allen che impediscono agli essere umani di superarle, eccetera. La gran parte delle pseudo teorie complottiste si basano su esperienze, fatti, notizie, in parte fraintese ad arte, o modificate, o mescolate maldestramente. QAnon no. QAnon è una montagna di falsità palesi basate su dichiarazioni anonime di personaggi anonimi che si rimpallano le dichiarazioni del misterioso “Q” (QAnon = Anonimo informatore di livello ‘Q’, cioè con alto accesso a informazioni riservate). È talmente tutto falso da sfidare qualunque buon senso, come il fatto che l’Obama che vediamo in TV non sarebbe il vero ex presidente (arrestato dai buoni) ma un suo clone (che va in TV a dire le stesse cose che direbbe il vero Obama). O come la notizia dell’operazione clamorosa scattata a Central Park, NYC, dove le forze dei buoni sarebbero penetrate nei bunker sotterranei della Cabal, liberati centinaia di bambini e fatti poi crollare i soffitti sulle teste dei cattivi, ovviamente sotto il comando di Trump. Questo a Central Park, non a Ultima Thule, in uno dei luoghi più noti e affollati del pianeta. E i membri di QAnon se la sono bevuta solo in quanto dichiarata, senza bisogno non tanto di una verifica, ma di un semplice grammo di senno.

QAnon si sta diffondendo anche in Europa e, segnatamente, in Italia, dove per esempio Alessandro Meluzzi ha riportato la notizia dell’operazione a Central Park. Parliamo di un personaggio assai noto, dalle molteplici apparizioni in TV, che sulla Wikipedia viene descritto come “psichiatra, criminologo, saggista, accademico, politico e religioso italiano”. La pagina Wiki, comunque, ci informa che il suo itinerario politico è al momento approdato a Fratelli d’Italia, e in quanto “religioso” la Wiki oltre a menzionare la massoneria (?) ci informa del suo essere presbitero di una setta cristiana ritenuta scismatica. Ovviamente Meluzzi è omofobo e sostiene la verità del piano Kalergiper la sostituzione etnica degli europei con africani. Mi sono dilungato su Meluzzi e la sua non lusinghiera biografia perché ho già sostenuto altrove la sostanziale contiguità di complottismo e fascismo (e populismo). E guarda caso il secondo nome rilevante italiano è quello di Sara Cunial, che se anche non ha esplicitamente dichiarato la sua appartenenza ideologica alla setta ne ripropone e amplifica molti contenuti, come nel suo delirante discorso alla Camera del 14 maggio, che si intreccia con la sua militanza no mask e altre. Cunial è stata espulsa dal M5S ma, con tutta evidenza, proviene da quei lombi.

Abbiamo quindi almeno una deputata e almeno un commentatore televisivo che portano alle orecchie degli stolti il messaggio QAnon, e hanno modo di amplificarli attraverso i social e la stampa. C’è un sito italiano, c’erano gruppi Facebook (ora censurati); c’è la grande flessibilità di QAnon che non è una teoria strutturata e rigida, ma un blob che assimila notizie ed eventi, adattandole ai contesti locali; oggi ha sposato il complottismo anti Covid legandone le teorie bislacche (Bill Gates è responsabile della pandemia perché attraverso i vaccini vuole impiantarci dei microchip) a quelle, comunque, del diabolico deep state che ci vuole soggiogare (ascoltare il discorso della Cunial per capire meglio la follia della questione, e di che pasta sia fatta la deputata). Segnalo anche che alla manifestazione no mask del 5 settembre, a Roma, c’era anche una esplicita componente QAnon, segno che – per pochi che siano – ci sono e sanno mobilitarsi.

C’è quindi una svolta nella narrazione complottista, che non ha bisogno di mezze verità per attecchire ma sopravvive autonomamente alimentandosi di balle, e c’è una penetrazione nelle istituzioni; per ora assai moderata e marginale in Italia (d’accordo, la Cunial non conta nulla) ma più sostanziosa negli USA (che non è il Lussemburgo o il Burkina Faso, con tutto il rispetto). 

Questa svolta è un segnale che va letto con preoccupazione perché apre un percorso che non sappiamo affrontare. Non servono a nulla i debunker, per esempio, che in questi anni hanno fatto opera meritoria smascherando bufale e fake news. Qui il livello è oltre. Non si può smontare un castello fantasioso dove non un pezzo è basato su una qualche realtà sia pure distorta. Non c’è il famoso punto di appoggio per spingere la leva della verità. Chi crede nella storia di QAnon è andato oltre qualunque possibile, vago, potenziale ragionamento logico e razionale, e qualunque cosa tu dica sei semplicemente un complice del deep state o, detta all’italiana, dei “poteri forti”.

Molte migliaia di persone ci credono. In America è un fenomeno serio, che è in grado di eleggere senatori, che arma la mano di psicolabili, che consuma relazioni, gadget, credenze. E ci sono soldi che girano, ovviamente. E gente che accetta di mobilitarsi, oggi per Trump, e domani?

Intanto preoccupiamoci del nostra marginale paesello e vigiliamo. Di Sare Cunial non ne vogliamo altre, né di Alessandri Meluzzi né dei loro epigoni.